(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Viste le reazioni dei diretti interessati, direi proprio che ho colto nel segno.” Così il candidato sindaco del centrodestra Antonio Cima commenta le reazioni politiche dei candidati delle numerose liste civiche presentatesi alle elezioni amministrative del 26-27 maggio, dopo l’invito al voto utile rivolto agli elettori dal candidato Pdl.

“Parole che non fanno che convalidare quanto da me evidenziato con chiarezza agli elettori. Il mio è solo un appello sereno e sincero ai viareggini e ai torrelaghesi: dare il proprio voto a una delle tante, troppe liste civiche significa sprecare un voto e indebolire la forza dell’elettorato di fare le scelte giuste per il futuro della città.

“Capisco la stizza di qualche coda di paglia che si sente sminuito, ma le chiacchiere stanno a zero: l’unico voto utile è quello dato ai due poli, centrodestra e centrosinistra, gli unici in grado di amministrare garantendo governabilità alla città.

“I cittadini sono meno sprovveduti di quanto questi candidati vogliano far credere. Il momento è critico, le difficoltà da affrontare sono tante e l’uscita dalla crisi purtroppo non è vicina: serve una maggioranza di governo ampia, compatta e duratura che possa amministrare con sicurezza e stabilità.

“La crisi non lascia spazio al protagonismo politico né a liste frutto di volontà personali che replicano poi alle accuse di appartenere a una classe politica ‘giurassica’. Non stupiscono le parole vuote di qualche buontempone che in pochi giorni è passato dalla maggioranza all’opposizione, revocando colpevolmente il Regolamento Urbanistico per poi parlare oggi in pubblico di danno alla città, senza ricordare che è stato lui stesso a provocarlo. Chi tradisce il mandato degli elettori, chi in un mese passa dal partito europeista di Fini, sostenitore di Monti, a un movimento anti-euro non può certo dare lezioni di credibilità o affidabilità politica.

“Da parte mia da sempre c’è coerenza politica e senso di responsabilità amministrativa. E l’esperienza ci insegna che il voto alle listine civiche è inutile e dannoso al bene della città. Sono sicuro comunque che la città saprà giudicare.”

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