VIAREGGIO. “È necessario oggi come non mai promuovere un piano per il lavoro e l’occupazione. Promuovere il diritto al lavoro vuol dire anche combattere qualsiasi discriminazione fenomeno che sta riaffiorando in maniera importante; il diritto al lavoro oggi viene negato soprattutto a giovani e donne.” A scrivere è Margherita Rinaldi, candidata al consiglio comunale nella lista del Pd.

“Proponiamo, come amministrazione comunale, formazione come incentivo alla specializzazione non solo dei giovani ma anche di chi, ad una certa età, perde il lavoro e ha difficoltà a ritrovarlo; formazione nei mestieri un po’ dimenticati che stanno diventando le nuove opportunità oppure in attività come la cura dei bambini, degli anziani, dei disabili che sono le necessità emergenti in uno stato che dedica sempre meno risorse al sociale.

“Serve una maggiore informazione, fondamentale per mettere tutti in grado di cogliere le nuove occasioni di lavoro: per questo è necessario investire su uno sportello comunale informativo che possa far conoscere le opportunità date da leggi regionali già esistenti o da bandi periodici.

“È importante, accanto all’informazione, l’incentivazione: l’amministrazione comunale dovrà sostenere e incoraggiare, grazie anche all’utilizzo di fondi europei, le tante e semplici microattività che hanno da sempre caratterizzato la nostra città, con il valore aggiunto di una fondamentale azione di rivalutazione e di ripresa delle attività produttive e del turismo. Ci sono esempi concreti in Comuni virtuosi di incentivazione efficace come detassazione per nuove piccole attività, accesso facilitato al piccolo credito, locazioni più eque. Ugualmente incentivato dovrebbe essere l’accesso dei giovani e donne ai cosiddetti mestieri attraverso la forma dell’apprendistato.

“Altra forma di incentivazione indiretta ma molto efficace dovrebbe prevedere per le gare comunali di appalto, punteggi specifici per quelle imprese che abbiano dimostrato di adottare politiche di assunzione e di servizi interni volti ai giovani ed alle donne, nel rispetto della normativa vigente.+

“Nessuna di queste risposte potrà però essere realmente efficace se non verrà accompagnata da una seria riflessione sul tema dei tempi della città, intesi come macrosistema in cui tutti i servizi dovrebbero avere tempi compatibili con chi lavora adottando orari adeguati negli uffici comunali, per i pulmini scolastici, per i tempi di pre o post ingresso alle varie scuole.

“Allo stesso tempo, si dovrà affrontare efficacemente la problematica degli asili nido in modo da permettere ad entrambi i genitori di continuare l’attività lavorativa dopo la nascita di un figlio: l’impegno è di mettere in atto tutte le strategie a propria disposizione per garantire a più famiglie possibili l’accesso ai nidi d’infanzia.

“Il Comune dovrà inoltre fare propria un’iniziativa che per svilupparsi nel modo migliore necessita dell’intervento pubblico, la Banca del tempo, realtà sperimentata in altre parti d’Italia fin dalla fine degli anni Ottanta ed attiva anche nel nostro Comune in piccole realtà di quartiere, che prevede gruppi di cittadini disponibili a scambiare parte del proprio tempo libero per impieghi di reciproca solidarietà e interesse.

“Per ottenere pari opportunità e rivalutare i diritti della persona nell’accesso al lavoro è necessario inoltre un preciso programma sulla questione dell’assistenza agli anziani e ai disabili, la cui cura ricade sempre più sulle famiglie anche a causa dei tagli alle strutture convenzionate che fino ad ora agivano come supporto. La proposta è di aumentare l’assistenza con formule nuove meno gravose per bilanci comunali che potrebbero prevedere l’impiego, oltre che delle cooperative ed associazioni di volontariato, anche dei giovani in servizio civile o, in collaborazione con le università, attraverso tirocini presso il Comune per avere in ruoli specifici personale già formato tale da offrire un buon livello di assistenza.

“Nel diritto al lavoro e insieme al diritto alla salute va inclusa la sicurezza sui posti di lavoro; troppo spesso infatti sono messe in discussione o totalmente ignorate le leggi in materia e i lavoratori sono costretti a condizioni di lavoro inaccettabili e con strumenti limitati per combatterle; vogliamo conoscere queste situazioni ed allora è opportuno creare uno sportello che raccolga, garantendo l’assoluto anonimato, le segnalazioni di tutti i cittadini in merito alla sicurezza sul lavoro e ai luoghi dove le regole vengono disattese.”

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