(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

CAMAIORE. “La nostre priorità: riduzione dei costi della politica, speculazioni finanziare, regolarizzare lo potere bancario, rivedere le pensioni d’oro,e rilanciare l’economia territoriale”.

Lo scrive Fabrizio Pellegrini, leader camaiorese di W L’Italia.

“Nell’ultimo decennio la reale economia (quella dei grandi imperi finanziari) ha  banchettato a spese di chi invece ha subìto l’economia reale (il popolo, che fa la spesa nei discount per spendere meno, che non fa più il pieno di benzina, che telefona di meno). Si è quindi instaurato un sistema economico altamente speculativo, con lo scopo di fare arricchire sempre e solo i soliti volti noti; e se il piccolo artigiano, il commerciante o il dipendente richiedono un prestito devono produrre garanzie a non finire, per avere in cambio pochi spiccioli e con fatica. Ultimamente questo sistema sta vacillando, come abbiamo visto dal crollo mondiale delle Borse e dal fallimento di colossi finanziari; ma non certo a vantaggio del ‘piccolo cittadino’, bensì di altri gruppi economici pronti a speculare ancora di più”.
“Per intenderci: il pesce grosso mangia il pesce piccolo. Fateci caso: quando i mercati economici tendono a rialzarsi e si intravede qualche timido segnale di ripresa, c’è sempre qualche potente banchiere, italiano ed europeo, che genera allarmismo con pesanti voci di recessione, ottenendo il conseguente crollo dei mercati. Chi crede che nessuno speculi su questa altalena delle Borse è un illuso: la realtà è che qualcuno sta incassando un ‘sacco di soldi’. Che fare quindi, dopo avere puntato l’indice accusatore? Deve intervenire la politica ma occorrono altri interventi necessari: la riduzione dei costi della politica stessa in primo luogo. E non intendo la miseria riconosciuta a Consiglieri Comunali; intendo gli strabenefici dei parlamentari ed eurodeputati, perché con quindicimila e più euro al mese è difficile capire cosa significa “vivere la recessione economica”, e si è troppo lontani dai problemi di chi ha uno stipendio di mille euro”.

“Si devono tagliare gli stipendi dei super manager, dei banchieri, e le super pensioni: è uno schiaffo alla miseria che ex politici ed ex manager, anche di aziende private, percepiscano vitalizi e pensioni superiori a ottomila euro mensili, quando invece ci sono anziani costretti a vivere con la pensione sociale. Il capitalismo è un buon sistema se tutti ne traggono sviluppo e beneficio; ma quando la speculazione domina e crea troppo divario tra ricchi e poveri, allora il sistema è marcio e lo si deve fermare”.

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