(foto VersiliaToday)
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MASSAROSA. Una folla incredibile oggi è andata a rendere omaggio alla salma di Mauro Talini, il ciclista diabetico morto durante una delle sue leggendarie traversate in solitaria in bicicletta, travolto da un tir al confine tra Messico e Stati Uniti.

Tanti semplici cittadini che di Mauro avevano letto solo le gesta sui giornali. E poi amici, parenti e tanti amministratori ed ex amministratori del Comune di Massarosa, tra cui il sindaco Franco Mungai e il suo predecessore Fabrizio Larini. Oltre alla famiglia, naturalmente, e ai rappresentanti dell’associazione Padre Kolbe.

Davanti il feretro, in silenzio, sono sfilate da stamani centinaia e centinaia di persone. Un via vai di persone dalla palestra della scuola media di Massarosa, per lasciare un messaggio, una preghiera, un pensiero al piccolo grande uomo che con le sue imprese aveva fatto parlare di sé mezzo mondo. Di sé, certo, ma soprattutto del suo messaggio: il diabete non è un limite. E della sua grande generosità, visto che tutte le imprese di Mauro erano anche finalizzate alla raccolta fondi per beneficenza.

Dal Brasile è arrivato anche un amico sacerdote di Mauro, per celebrare una messa in suo ricordo.

La camera ardente resterà allestita ancora fino a domenica attorno alle 14.30. Poi da lì il feretro sarà trasportato in chiesa, a Quiesa, accompagnato da un lungo corte di bici e ciclisti, dove è prevista la messa funebre alle 15.

Nella camera sono stati deposti gli oggetti che Mauro aveva con sé nel viaggio: il suo zaino, le magliette, le bandiere, le numerosi immagini. E una telecamera spaccata, che fa rivivere e tornare prepotentemente alla memoria – anche se nessuno di noi l’ha visto – il terribile incidente che ha stroncato la vita di Mauro.

+ guarda il video-ricordo di Mauro Talini realizzato da VersiliaToday.

 

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