VIAREGGIO. “Riccardo Antonini, il ferroviere viareggino, da sempre in prima fila, al fianco dei famigliari della strage di Viareggio per accertare la verità vede confermarsi dal tribunale di Lucca il licenziamento. Si tratta di una sentenza che non condividiamo e che giudichiamo profondamente ingiusta”.

Lo scrive Sinistra Critica Versilia. “Le colpe di Antonini – commentano – sono quelle di avere scelto di prestarsi come perito di parte di alcuni famigliari nel processo contro 33 presunti colpevoli della strage. Questa cosa non è piaciuta all’amministratore delegato delle ferrovie, Mauro Moretti, anche lui indagato per la strage che il 29 giugno del 2009 costò la vita a trentadue persone. Mauro Moretti e i vertici delle ferrovie decisero di licenziarlo. Non si tratta del primo caso, e forse non sarà neanche l’ultimo, di un lavoratore licenziato dalle ferrovie perché si batte per la sicurezza dei trasporti nell’interesse dei lavoratori e degli utenti. Le politiche aziendali di chi amministra le ferrovie dello stato sono tutte incentrate sui tagli del personale e alla manutenzione, sull’appaltare a ditte private esterne e puntare sul costoso e scellerato progetto dell’alta velocità”.

“Chi come Antonini – conclude Sinistra Critica – ha avuto l’ardire di opporsi, ha pagato con il posto di lavoro. La sentenza del 4 giugno da parte del tribunale di Lucca, che conferma il licenziamento di Antonini, appare come un insulto a tutti i famigliari delle vittime che attendono verità e giustizia sulla strage. Ad Antonini cosi come a tutti lavoratori delle ferrovie che non si piegano ai ricatti aziendali esprimiamo ampia solidarietà”.

(Visitato 46 volte, 1 visite oggi)

CIMA: “PROMESSE IRREALIZZABILI? FALSO, È TUTTO FATTIBILE. BETTI PENSI AI DISASTRI DELLA SINISTRA”

L’APPELLO DI SEL: “VOTATE BETTI, PER FAR RIPARTIRE VIAREGGIO”