(foto di Eleonora Tognocchi)
(foto di Eleonora Tognocchi)

STAZZEMA. Nuovo appuntamento con A Spasso con Galatea, grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia. In questa puntata ci raccontano la storia di Terrinca, considerato il paese più antico della Versilia.

Passeggiando tra le stradine di Terrinca non si può non percepire la sua anima antica, densa di storia e di tradizioni. Terrinca è infatti il paese più antico della Versilia. Il suo nome compare per la prima volta nel 766 d. C. quando il nobile longobardo Tassilone dona, attraverso il suo testamento, le proprietà terrinchesi alla Badia di S. Pietro di Camaiore. Secondo l’artista Giuseppe Viner (1915) la Chiesa di San Clemente e Colombano è una delle prime fondate in Versilia e risalirebbe al IX secolo.

Tra il XIII-XIV secolo Terrinca compare nelle liste per il pagamento delle decime triennali volute da papa Bonifacio VIII e nel 1308 offre a Lucca un cero fiorito nel giorno di Santa Croce come ricorda lo statuto della Repubblica della città.

Tra Terrinca e Levigliani la storia è comune: i due paesi un tempo uniti in un solo villaggio autonomo si sono divisi nel 1572. Nel 1776 vengono ricongiunti nella comunità di Stazzema dal Granduca Pietro Leopoldo che sopprime i diversi comunelli dell’Alta Versilia. Il dominio fiorentino, francese e lucchese è testimoniato dalle lapidi, dagli stemmi e dai rilievi marmorei che decorano gli edifici del paese.

La Diocesi di Lucca e la Pieve di Vallecchia hanno scandito la vita religiosa di Terrinca fino al 1406, anno in cui il fonte battesimale giunge nel paese. Ben cinquanta sono le “Marginette” sparse nel territorio della parrocchia e le piccole architettura a capanna disposte lungo le mulattiere e i viottoli danno ancora oggi riparo e conforto ai viandanti. Le più antiche risalgono al 1600 e alcuni bassorilievi sono di due secoli prima.

(foto di Tiziano Mutti)
(foto di Tiziano Mutti)

 

 

Il territorio terrrinchese è molto vasto e comprende le località di Puntato e Campanice. L’agricoltura di montagna ha scandito per secoli la vita dei paesani e il mestiere del carbonaio ha permesso lo sfruttamento dei boschi circostanti. Pensate che nel 1545 Cosimo I compra il diritto di far carbone in quelle selve per 16,10 scudi l’anno.

Nel 1998 è stata scoperta una interessante incisione rupestre a mezz’ora dal centro abitato. Il Masso di Terrinca è una roccia di sei metri situato nella zona del Pianaccio nelle vicinanze di un vecchio sentiero che sale dalla valle del Giardino verso il passo Fordazzani. Presenta antiche scene di caccia e alcune croci eseguite successivamente per cristianizzare il sito. Purtroppo poco si sa sulla datazione e sul significato di queste incisioni, ma molte sono le ipotesi.

 

In una nuova puntata parleremo della chiesa di Terrinca.

 

Stefania Neri, Galatea Versilia

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