FIRENZE. Si aggiudica il voto “eccellente” anche per il 2012 la qualità delle acque toscane. Lo studio sul controllo delle acque di balneazione elaborato da Arpat conferma l’ottimo livello già segnato nel 2011: oltre il 91% delle aree (242) ed oltre il 96% dei km di costa controllati si colloca nella classe “top”. Due soli i casi di scarsa qualità che corrispondono a meno di 600 metri: la “Foce fosso dell’Abate” a Camaiore (segna il confine comunale con Viareggio) e quella denominata “Canaletto” a Piombino (in zona Salivoli), per le quali sono noti da tempo i fattori di criticità. Rispetto al 2011 la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, dato che i casi di miglioramento sono compensati da altrettanti peggioramenti, con un numero di aree in classe buona o eccellente quasi uguale (258 nel 2011 e 256 nel 2012).

“Siamo di fronte a un buon risultato – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – che pur confortandoci ci mostra che il livello di controllo delle nostre acque deve rimanere alto, perchè la balneabilità è fondamentale per verificare lo stato di salute del nostro mare ed è strategica per il nostro turismo. Quanto avvenuto sulla costa apuo- versiliese la scorsa settimana ci ha mostrato quanto sia importante che i dati che raccogliamo sistematicamente siano anche resi disponibili in modo tempestivo e trasparente, aggiornato e semplice. Soprattutto che le elaborazioni e le interpretazioni che vengono fornite siano in grado di chiarirne uso e significato anche ai non addetti ai lavori”.

La Regione dallo scorso anno sta seguendo i comuni della Versilia, che già allora furono interessati dai divieti di balneazione, per monitorare lo stato di attuazione degli interventi strutturali la cui realizzazione è importante per risolvere i disagi riscontrati anche quest’anno. Agli inizi di giugno, in una riunione con il gestore idrico Gaia, Arpat, AIT e i Comuni di Viareggio, Forte dei Marmi, Camaiore e Pietrasanta, si è verificato lo stato di attuazione degli interventi e delle azioni concordate proprio per  ridurre i problemi della balneazione.

In generale, i Comuni di Camaiore, Viareggio e Pietrasanta hanno concordato di elaborare  un piano comune di azione per contrastare i fenomeni di inquinamento delle acque da sottoporre poi alla Regione per valutare insieme gli eventuali interventi strutturali. Al momento comunque i Comuni di Viareggio e Camaiore stanno lavorando all’incanalamento delle acque di prima pioggia provenienti dalle fognature bianche verso gli impianti di depurazione gestiti da Gaia. Il Comune di Camaiore, d’intesa con il Comune di Viareggio, ha intrapreso la progettazione delle tubazioni di spandimenti a mare delle acque del fosso dell’Abate, prevedendo l’allungamento verso il largo; ha in corso le verifiche in loco per individuare gli scarichi di acque reflue urbane sulla rete bianca.

Per quanto riguarda la foce Fiumetto e fosso Motrone, i Comuni di Pietrasanta e Forte dei Marmi, col monitoraggio delle acque dei canali, stanno controllando gli sversamenti a mare per individuare eventuali ulteriori scarichi diretti contaminanti; Forte dei Marmi ha concluso gli interventi sulla fognatura in Via Colombo – Roma Imperiale; per la sistemazione di buona parte della rete fognaria di Pietrasanta, AIT e Comuni stanno programmando fondi residuali per finanziare l’opera. Inoltre,  Forte dei Marmi porterà avanti  gli accertamenti e il  sanzionamento  avviati per gli allacci abusivi.

“Sulle condizioni dei fossi della Versilia – aggiunge a questo proposito il direttore di Arpat Giovanni Barca – e sull’impatto che questi provocano nelle acque di balneazione è stata svolta un’indagine approfondita con il coinvolgimento dei Comuni. Lo studio ha evidenziato come la contaminazione dipenda, in massima parte, da scarichi abusivi o da impianti di trattamento carenti, soprattutto in concomitanza di piogge intense. Ciò detto, Arpat mantiene costantemente sotto un attento controllo la qualità delle acque di balneazione, fornendo indicazioni sulla potenziale presenza di microrganismi patogeni e, quindi, sul rischio per la salute dei bagnanti, al tempo stesso suggerisce anche possibili soluzioni dei problemi”.

Sul sito di Arpat (www.arpat.toscana.it) in un’apposita sezione si rendono disponibili i risultati dei controlli sulle acque di balneazione durante tutta la stagione estiva.

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