FIRENZE. I consiglieri Staccioli, Donzelli e Marcheschi hanno presentato un’interrogazione in merito alla situazione del sistema idrico regionale, “vogliamo capire qual è lo stato della rete in Toscana anche a fronte dei milioni euro spesi durante la scorsa legislatura dalla Regione per l’ammodernamento. Ci risultano condutture vecchie anche di 50 anni, ma soprattutto una percentuale di acqua persa vicina al 40%”.

Capire in quali condizioni versa la rete idrica della Toscana e se sono in programma gli interventi di ammodernamento necessari a renderla più efficiente, efficace e meno obsoleta. E’ questo il senso dell’interrogazione presentata dai consiglieri regionali Marina Staccioli (Gruppo Misto), Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia). “Durante la scorsa legislatura vennero investiti ben 24 milioni di euro per l’ammodernamento della rete, vogliamo capire come e dove sono stati spesi quei soldi e se vi è un piano d’interventi diffuso – spiegano i consiglieri – poi puntiamo ad una sorta di visura dell’intera rete per capire quali siano le condotte più datate e malandate, ed avere così una visione d’insieme per capire meglio il problema e affrontarlo”.

“L’acqua è una risorsa primaria e sprecarla è un peccato grave, il paradosso è che ai gestori della rete costa meno estrarre nuova acqua piuttosto che riparare la rete idrica, e ci troviamo quindi a compensare con l’estrazione quel 40% che va perso prima di arrivare nelle nostre case – affermano Staccioli, Donzelli e Marcheschi – se a questo si aggiunge che in Toscana le tariffe per il servizio idrico sono più alte della media nazionale, diventa chiaro che c’è qualcosa che non funziona nella gestione che ricade sui cittadini, un problema che va risolto e spetta alla Regione attivarsi in tal senso”.

 

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