VIAREGGIO. “Tifa” Puccini e, finché ha potuto, è stata assidua frequentatrice del Gran Teatro all’Aperto di Torre del Lago: così il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza al suo arrivo in riva al lago di Massaciuccoli, per assistere alla presentazione del libro di Oriano De Ranieri  “La religiosità in Puccini” e alla terza recita di Tosca.

“Puccini, ovviamente”: ha risposto senza alcuna esitazione, il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza a chi, nel Parco della Musica che circonda il Gran Teatro di Torre del Lago, le chiedeva di scegliere fra il Maestro e Giuseppe Verdi. Accompagnata dal Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro, dal Questore Claudio Cracovia e dalle più alte cariche civili e militari della Toscana, il ministro Carrozza è tornata per la prima volta da titolare di un dicastero in riva al Massaciuccoli. E proprio su questo ha scherzato con i presenti: “Sono venuta qui molte volte, da privata cittadina – ha dichiarato – solo che adesso ‘sposto’ molte più persone…”

A fare gli onori di casa il direttore della Fondazione Festival Pucciniano, Franco Moretti, il presidente del consiglio comunale di Viareggio Chiara Romanini e la nipote di Puccini, Simonetta. Dopo aver assistito alla presentazione del libro di Oriano De Ranieri, “La religiosità in Puccini”, la delegazione si è trasferita sul Belvedere, nella Villa Museo che il ministro ha confessato di non aver mai visitato: “E’ davvero emozionante”, ha commentato, attraversando le stanze che hanno visto nascere le opere più celebri del Maestro.

Il ministro e le autorità intervenute hanno quindi preso posto in platea, all’interno del Gran Teatro all’Aperto, per assistere alla terza rappresentazione di Tosca, la penultima per questo titolo del 59° Festival Puccini.

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