VIAREGGIO. Rimozione immediata delle alghe che in questi giorni si sono accumulate lungo la fossa dell’Abate al confine tra Camaiore e Viareggio. La decisione è stata presa dal tavolo tecnico convocato dal Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli questa mattina, al quale hanno partecipato i Comuni di Camaiore di Viareggio, Provincia di Lucca, Capitaneria di porto e Arpat. Tutti gli Enti hanno preso atto che l’alga non è nociva, ma che deve essere rimossa in quanto un accumulo eccessivo potrebbe portare a un abbattimento dell’ossigeno disciolto in acqua e quindi a disagi per i pesci che vivono nel canale.

Per evitarne l’arrivo al mare, il Consorzio ha collocato 3 barriere galleggianti con lo scopo di contenerla. Il Consorzio provvede alla rimozione, i Comuni allo smaltimento attraverso la Sea. “Sono soddisfatto della piena collaborazione dimostrata dagli Enti – spiega P1090858Angelini del Consorzio di Bonifica – La provincia ha già dichiarato la disponibilità di redigere un protocollo di comportamento per la gestione di questi casi specifici in futuro” Una prima rimozione risale ai primi di agosto: vennero tolte 2 tonnellate di materiale per un costo di circa 5.000 euro.

Nel frattempo il Comune di Viareggio informa che si è tenuta ieri presso il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli una riunione convocata per risolvere il problema della massiccia presenza di alghe lungo il fiume Camaiore ( Fossa dell’Abate). Problema – scrive l’amministrazione – a noi ben noto, non nocivo dal punto di vista della salute ma che crea problemi di maledoranza e di ossigenazione per i pesci del fiume. Nella riunione è stato deciso di applicare il medesimo protocollo di intesa regionale che viene adottato per risolvere il problema della moria dei pesci nei fossi e nei canali: nei prossimi giorni il Consorzio di Bonifica raccoglierà le alghe dall’alveo dei fiumi e le depositerà ai margini, mentre il Comune di Viareggio e il Comune di Camaiore hanno già attivato la Sea Ambiente per la raccolta e lo smaltimento delle alghe così raccolte. Oltre all’emergenza, nella riunione si è anche affrontato il tema meno contingente della definizione delle competenze e delle procedure per la risoluzione di tutte le problematiche connesse ai fossi ed ai canali, che vanno ben oltre gli aspetti idraulici curati dal Consorzio: allacci fognari abusivi, formazione di alghe, mancanza di ossigenazione, inquinamento con conseguente rischio di divieto di balneazione, come è peraltro successo per pochi giorni durante questa estate. In tal senso, c’è stato l’impegno di tutti i presenti, ivi compresa della Provincia a cui è affidata dalla Regione Toscana la gestione dei fossi e dei canali, a convocare entro la fine dell’anno un tavolo di concertazione specifico”.

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ultimo aggiornamento: 23-08-2013


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