VERSILIA. Gaia Triscornia ha 21 anni e il sorriso dolce di una giovane studentessa più che di una prof. Vincitrice del concorsone dello scorso anno, è diventata, forse, la più giovane docente d’Italia e all’avvio dell’anno scolastico salirà in cattedra proprio nella stessa scuola che l’ha vista alunna, l’istituto tecnico Domenico Zaccagna di Carrara. “Non sarà facile farsi rispettare dai ragazzi, ma io avrò il pugno di ferro. Ancora più strano sarà avere come collega chi fino a poco tempo fa chiamavo prof”, dice dopo che i quotidiani locali hanno scoperto la sua storia.

Lei, giovanissima, si è conquistata un contratto a tempo indeterminato, al contrario di tantissimi altri docenti che invece hanno dovuto fare anni e anni di gavetta e di precariato fino quasi alla soglia della pensione. La cattedra che Gaia occuperà è quella di insegnante tecnico pratica. “Credo che assisterò il professore di topografia”, racconta. La ragazza, diplomata geometra nel 2011, ha partecipato al concorso sostenendo quattro prove. “Dopo il diploma mi ero iscritta alla facoltà di ingegneria – racconta – poi ci ho ripensato, ho preferito mettermi subito in contatto con il mondo del lavoro”.

Le sue prove nel concorsone hanno superato in qualità quelle di molti altri che portavano in dote anche una laurea. “Welcome, contratto a tempo indeterminato”, ha quindi esultato su facebook, dopo aver avuto la notizia ed aver scelto la scuola al provveditorato.

L’11 settembre sarà con ogni probabilità il suo primo giorno di lezione e Gaia si troverà ad insegnare in quelle stesse aule dell’istituto tecnico dove solo pochi anni fa lei ha fatto la studentessa e dove si è diplomata con il punteggio di 98/100.

“Mi hanno detto che sono la più giovane del concorso – racconta Gaia – ma io non so, non sono certo andata a controllare”.

Una storia quella di Gaia che stride rispetto a quella di tante altre prof che invece, dopo una vita da precarie, sono state immesse in ruolo poco prima della pensione. È il caso, ad esempio, della professoressa grossetana Lia Baffetti, 62 anni, che dopo aver ottenuto l’incarico a tempo indeterminato ha dovuto rinunciarvi: “Ho aspettato tanto questo momento, ma ho dovuto rinunciare per problemi familiari, la cattedra che mi era stata offerta era troppo distante da casa mia”.

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ultimo aggiornamento: 08-09-2013


La vignetta di Alla Fóa

Tanti auguri a Francesca Lari