VIAREGGIO. “Tanto rumore per nulla”: così commenta Andrea Strambi, capogruppo del Pd in consiglio comunale, la presa di posizione della minoranza a seguito dello spostamento della massima assemblea cittadina prevista per domani martedì 17 settembre.

“Visto che alcuni punti all’ordine del giorno andavano comunque spostati, tanto valeva rimandare il consiglio per impegnarlo a discutere di sole cinque mozioni”, prosegue Strambi. “Tra soli cinque giorni potremo affrontare tutti i temi inevasi, comprese quelle mozioni che sono di sicuro interesse ma che certamente non spaccheranno la maggioranza.

“Se questa è l’opposizione che aspetta Viareggio nei prossimi cinque anni, vorrà dire che quando dovremo confrontarci sui problemi seri e difficili da affrontare non troveremo nessuno perché saranno sempre alle prese con regolamenti, interventi su Facebook e interrogazioni pretestuose, tanto per avere una qualche visibilità sulla stampa.”

Sull’argomento interviene anche Chiara Romanini, presidente del consiglio comunale, anche lei del Pd: “Al di là dei toni usati, sicuramente non consoni a persone chiamate a rappresentare la città, desidero ricordare che l’inserimento delle mozioni della minoranza all’ordine del giorno è stata una mia decisione dovuta al rispetto massimo che ho per il lavoro svolto dall’opposizione in consiglio comunale.

(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

“Le mozioni infatti, a norma di regolamento, vengono inserite secondo l’ordine del giorno che il presidente ha l’onere di formare in tutta autonomia, dando anche la possibilità di discutere le mozioni presentate fino all’ultimo giorno utile alla convocazione. Pertanto, respingo al mittente l’accusa di ‘parzialità’: mai alcun mio predecessore ha dato l’occasione di inserire nell’ordine del giorno del prossimo consiglio tutte le mozioni presentate fino all’ultimo giorno utile.

“È per questa terzietà che, di fronte all’invito del sindaco, dell’assessore al bilancio e del ragioniere capo del Comune di rimandare di soli cinque giorni il consiglio comunale ed alla compattezza della maggioranza su tale proposta, non potevo che prenderne atto e procedere in tal senso, non ritenendo che questa mia decisione ledesse in alcun modo né l’opposizione stessa, né tanto meno la città.

“Mi auguro in futuro di non dover più assistere e dover rispondere ad attacchi gratuiti e preconcetti al ruolo che ho accettato di ricoprire e che credo di svolgere nella massima autonomia e con una forte attenzione ai diritti della minoranza in consiglio comunale.”

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ultimo aggiornamento: 16-09-2013


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