STAZZEMA. “Ancora una giornata nera per l’amministrazione di Stazzema a meno di un anno dalle elezioni comunali del 2014: è di poche settimane fa l’ennesimo giudizio negativo deliberato dai giudici della Corte dei Conti di Firenze – delibera 241 del 09 luglio 2013 del 27 – che non risparmiano un altro ‘schiaffo’ a Silicani e alla sua amministrazione al governo del comune dal 2004.” A scrivere è Gian Piero Lorenzoni, consigliere comunale di opposizione e capogruppo di Luce a Stazzema.

“La decisione della Corte fa seguito alla deliberazione n.110 del 23 aprile 2013 adottata sul rendiconto 2011 con la quale il comune doveva adottare, entro 60 giorni dal richiamo, i provvedimenti correttivi idonei a rimuovere le irregolarità contabili ed a ripristinare efficacemente gli equilibri di bilancio.

“Come al solito nessuno ha risposto ed i giudici fiorentini hanno disposto che sia preclusa l’attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancata copertura o l’insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria. Nella camera di consiglio del 9 luglio scorso la sezione regionale ha richiamato l’amministrazione alla tempestiva adozione dei provvedimenti correttivi e idonei a sanare il bilancio e ad indirizzare lo stesso ad una corretta e sana gestione finanziaria.

“Le accuse sono pesanti: impiego di anticipazioni di tesoreria non rimborsate al termine di ciascun esercizio e utilizzo di fondi aventi specifica destinazione per spese correnti non ricostruiti al termine dell’esercizio, in palese violazione alla corretta gestione e verifica dei flussi di cassa ed in contrasto con i principi contabili di attendibilità veridicità e integrità del bilancio.

“Inoltre, ancora una volta, è stata rilevata la presenza di residui attivi e passivi eccessivamente vetusti (pari al 21,45% in rapporto agli esercizi di bilancio 2010 e precedenti). La conservazione di tali somme, secondo i giudici, mette in serio pericolo l’attendibilità del bilancio, anche in assenza della mancata costituzione di un apposito accantonamento nel fondo di svalutazione crediti; la situazione costituisce di fatto un potenziale rischio per la tenuta degli equilibri di bilancio dell’Ente per gli esercizi futuri.

“Una disapprovazione che fa il paio con quella ricevuta dalla stessa Corte dei Conti con le pronunce 311 del 2011 e 226 del 2012. Non poteva capitare nulla di peggio.

“La bocciatura dei magistrati contabili mette in evidenza la pessima gestione del bilancio e, in una fase di recessione, tagli e crisi strisciante, essere “beccati” a redigere bilanci “irregolari” non è proprio il miglior biglietto da visita per chi aspira a candidarsi alla guida di un comune che si è mal amministrato e portato sull’orlo del disastro finanziario come segnalato dai giudici fiorentini.”

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ultimo aggiornamento: 17-09-2013


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