CAMAIORE. Il Comune di Camaiore si aggiudica la prima delle due sfide nella diretta tv del programma di RaiDue “Mezzogiorno in Famiglia”. Dalle ore 11.30 alle ore 13, Piazza San Bernardino è stata teatro dei collegamenti con gli studi di Roma da parte della inviata Roberta Gangeri, mentre dalla Capitale i concorrenti arrivati dalla Versilia si sono sfidati con gli avversari del comune di Sciacca (Agrigento) in prove di abilità, cultura, forza. In piazza, amministratori, cittadini e i bambini di tre classi delle scuole elementari dell’Istituto Gaber: i piccoli infatti sono stati anche premiati per la loro partecipazione ai corsi di tappeti di segatura, opere che sono state al centro delle telecamere nazionali.
Oltre ai tappetari e alla storia delle opere in segatura colorata, presente anche il team del “Tappino tour” con una grande pista a forma di Italia (con tanto di isole) che ha visto i bambini giocare di fronte al Municipio. I ragazzi del Palio dei Rioni di Camaiore hanno poi tenuto alta la bandiera ‘atletica’ del Comune andando a vincere la gara che si giocava direttamente ‘in loco’, ovvero quella del gioco della mela. Negli studi della Rai, la squadra di Camaiore, con la “madrina” Irene Pivetti, ha avuto la meglio grazie ad abilità un po’ di fortuna. Sciacca si è dimostrata forte sul fronte del televoto, dove ha staccato gli avversari versiliesi con quasi il doppio della telefonate da casa.
In vista della seconda e decisiva sfida di domenica, si ricorda ai cittadini che potranno esprimere il proprio voto al numero 894.433 oppure inviare un SMS al numero 475.475.5 con la propria preferenza. Il Comune ringrazia la regista Patrizia Colaci, il responsabile di produzione Alessandro Rossi e Guido Niccolai, come sempre punto di riferimento per la produzioni televisive nazionali in Versilia.
Non è mancata però qualche critica, da parte di telespettatori-residenti. Qualcuno ha lamentato la scarsa presentazione della città di Camaiore rispetto alla sua sfidante, così come gli scarsi ‘addobbi’ della città e le poche persone presenti specie sui collegamenti conclusivi della trasmissione. Poco pubblicizzato, secondo altri, l’evento che avrebbe potuto richiamare in piazza molta più gente.
