VIAREGGIO. Quando Daniel Ciofani, centravanti dal fisico possente, gioca contro il Viareggio, il cuore dei tifosi bianconeri si fa piccolo piccolo come il mignolo di una mosca. Perché lui, in carriera, ha segnato cinque gol in altrettante sfide contro le zebre. Eppure oggi, come pochi mesi fa quando indossava la maglia del Perugia, allo stadio dei Pini è giornata di vacche magre per lui e il suo Frosinone.

“Con oggi arrivo a quota cinque gol e mezzo”. Il riferimento è a quel palo al quarto d’ora della ripresa giunto al termine di una giocata individuale che, per certi versi, ha ricordato il legno colpito da Gilardino nella storica semifinale Germania-Italia del Mondiale di sette anni fa. “Ho visto Gazzoli fare un passo verso destra e allora ho provato a sbilanciarlo, ma evidentemente ho chiuso troppo l’angolo. Pazienza, è un momento in cui non riesco a fare gol. Ma personalmente non mi abbatto.”

Ciofani allarga poi lo sguardo all’intero undici frusinate: “Nel primo tempo i difensori del Viareggio mi hanno marcato bene, è vero. Ma hanno liberato i miei compagni, tant’è che abbiamo avuto alcune occasioni che, per imprecisione nostra o bravura loro, non si sono concretizzate.

“Abbiamo fatto una buona partita anche in inferiorità numerica: tenendo conto che giocavamo fuori casa e che non abbiamo perso, va bene anche così. Quanto al Viareggio, è una squadra di giovani affamati e con una buona qualità nel reparto avanzato: ci hanno impensierito con Pizza e Benedetti, per il resto li abbiamo gestiti bene.”

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