VIAREGGIO. Quindici anni di differenza e un unico, comune denominatore: l’allenatore Vincenzo Esposito. Il tecnico torinese sedeva già sulla panchina del Prato nell’autunno del 1998, quando i lanieri espugnarono lo stadio dei Pini per l’ultima volta prima della bella vittoria odierna per 2-0. Un successo che consente ai biancazzurri di salire momentaneamente addirittura al secondo posto, a un solo punto di ritardo dal Frosinone.

“Cerchiamo di non caricare di troppi significati questa vittoria, comunque prestigiosa”, è il commento di Esposito al termine del derby. “Certo è che abbiamo conquistato i tre punti su un campo ostico, dove fino ad oggi aveva vinto solamente la Paganese, peraltro in modo rocambolesco.

“Nel primo tempo abbiamo trovato difficoltà nello sviluppare il gioco e nel dare fluidità alla manovra, eravamo contratti. Nella ripresa siamo andati meglio: ci siamo distesi, abbiamo sfruttato maggiormente la capacità atletica di De Agostini, Grifoni e Serrotti sugli esterni. Era lì che dovevamo costruire il nostro gioco e non è un caso che i gol siano nati proprio da lì.”

Proprio la seconda rete, quella che ha dato al Prato la certezza quasi granitica del successo, ha esaltato le doti da cannoniere del giovane Eric Lanini: “Il ragazzo ha i giusti numeri, mi auguro che continui questo percorso di crescita”, prosegue Esposito. “Ha ancora margini di miglioramento, specie nella gestione e nella lettura delle gare. Deve solo sfruttare ancor di più le qualità che sta già dimostrando, ma devo dire che possiamo essere davvero contenti: avevamo bisogno di un giocatore con queste caratteristiche, capace di andare in profondità nelle situazioni di vantaggio numerico.”

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