VIAREGGIO. “L’avvilente polemica sull’opportunità di conferire ad Ettore Scola fecondo protagonista della cultura italiana, la cittadinanza onoraria di Viareggio, impone alla Fondazione Festival Pucciniano di intervenire per sostenere il sindaco di Viareggio e la giunta sulla scelta, più che mai meritevole, di premiare un grande maestro del cinema italiano”. Anche il festival dedicato a Puccini difende la decisione della giunta comunale di assegnare tramite una delibera la cittadinanza onoraria a Ettore Scola.

“Avere Ettore Scola come cittadino onorario – dichiara la presidente Adalgisa Mazza – rappresenta per il nostro settore e per la nostra città quell’indispensabile spinta a far rinascere culturalmente Viareggio, avvilita e penalizzata nella sua proposta culturale in tanti anni di mancate scelte o di scelte sbagliate che hanno reso agonizzanti manifestazioni con una lunga e gloriosa storia.

“La politica non più mortificare con una dura presa di posizione un personaggio di tale e tanto spessore culturale come Ettore Scola, orgoglio del nostro Paese, che io in qualità di presidente, e certa di interpretare il sentimento di tutti i lavoratori del Festival Puccini accoglieremo a Viareggio con tutti gli onori che merita, lieti di saperlo nostro concittadino”.

Sostiene la scelta del conferimento della cittadinanza onoraria ad Ettore Scola anche il presidente Stefano Pasquinucci a nome della Fondazione Carnevale: “Viareggio è sempre stata capace di testimoniare gratitudine e riconoscenza a chi, valorizzando le proprie tradizioni culturali, si è conquistato un posto di rilievo nel panorama culturale internazionale ed è quello che ha fatto Ettore Scola partendo dal sapere e dalle radici culturali del proprio Paese ha portato il cinema italiano ai massimi livelli nel mondo.

“Il riconoscimento ad Ettore Scola è una conquista per la nostra città, una città sensibile e riconoscente nei confronti di grandi e piccoli artisti, suoi naturali concittadini o ospiti, una città che ha sempre saputo valorizzare le massime espressioni artistiche anche attraverso simbolici riconoscimenti, come ad esempio il Premio Burlamacco d’Oro e Ondina d’Oro.

“Una città riconoscente e fiera di sentirsi una comunità in cui l’arte e la cultura fanno parte della vita quotidiana”.

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