VIAREGGIO. “Il ceffone, secco, sonoro, brucia ancora sul viso del presidente del consiglio, su quello di tutti i capigruppo consiliari e dei colleghi consiglieri come ai danni dell’ignaro Ettore Scola, vittima inconsapevole di una Giunta Comunale superficiale ed inesperta che, nel voler forzare la mano a tutti i costi e nel mancare di rispetto al consiglio comunale della città, ha trascinato lo stesso regista in una vicenda che l’uomo ed il professionista non meritavano davvero.” Così scrive in una nota Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Un errore tanto sciocco e inutile quanto istituzionalmente grave perchè lede la dignità ed il rispetto che il consiglio comunale merita da parte di tutti, tanto più da parte degli altri organi comunali come la giunta e il sindaco.

“Eppure il presidente del consiglio, dopo una conferenza dei capigruppo unanime, era stata chiarissima nella lettera inviata al sindaco ed all’assessore alla cultura rilevando che, pur non messo in discussione da parte di nessun gruppo consiliare l’alto valore artistico e morale del Maestro Ettore Scola, ‘sono state manifestate riserve sull’opportunità di una cittadinanza onoraria ad un personaggio che non ha particolari legami affettivi con la città’, sottolineando che ‘l’organo da me presieduto riterrebbe politicamente inopportuna l’adozione di detta cittadinanza con delibera di giunta’.

“Nella medesima lettera si aggiungeva – ma la riflessione è intuitiva anche per il più ingenuo dei ragazzi – che in tali condizionEttore Scola (8)i una cittadinanza onoraria concessa a tutti i costi sarebbe stata una cittadinanza onoraria priva di senso, mozzata, svilita, certamente non degna, a maggior ragione, di un tale personaggio, perchè espressione di una sola parte della città e, come scrive sempre Romanini nel testo – a dispetto di quanto afferma inopportunamente Laudadio -, con ‘molto mal di pancia anche nella maggioranza’.

“Una situazione che, sempre all’unanimità, la conferenza dei capigruppo e il presidente del consiglio hanno pensato di superare con equilibrio, mettendo a disposizione della giunta una via di uscita più che ragionevole ed affermando che ‘tutta la conferenza dei capigruppo sarebbe lieta di conferire al Maestro ogni altra onorificenza che questa giunta voglia mettere a disposizione’.

“Invece, malgrado un invito tanto autorevole quanto razionale ed equilibrato, la giunta comunale e il sindaco decidevano di fregarsene di tutto e di tutti calpestando non solo quella dignità e quel rispetto che la città e il suo consiglio Comunale meritano a prescindere ma, insieme a tutti i principi generali contenuti nelle leggi e nei regolamenti degli enti locali, anche l’articolo 7 del Regolamento del Consiglio Comunale che regola ‘i conflitti di attribuzione in merito agli atti di competenza del Consiglio e della Giunta Comunale’, rimettendo alla Commissione statuto ogni eventuale decisione ed aprendo la porta al suo presidente per ogni eventuale valutazione di ricorso, anche giudiziario.

MASSIMILIANO BALDINI“Non si capisce davvero per quale motivo l’amministrazione abbia voluto impuntarsi in questo modo, commettendo un errore tanto grossolano e privo di senso, a meno che non vi siano ragioni che, al momento, non si conoscono e che vanno al di là della mera cittadinanza onoraria.

“Personalmente, riservando ogni ulteriore valutazione tecnica ed ogni eventuale ricorso nel prioritario confronto con gli organi competenti, faccio espresso appello al presidente del consiglio affinchè, come previsto dall’articolo 10 del Regolamento, assuma ogni provvedimento e metta in atto ogni azione necessaria ‘a tutela della dignità e del ruolo del consiglio comunale, della conferenza dei capigruppo e di ogni singolo consigliere, assicurandone l’esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge e dallo statuto’.

“Quanto alla giunta comunale, malgrado la figura da dilettanti abbia ormai avuto eco nazionale, consiglierei un ragionevole passo indietro sia per recuperare il rispetto del consiglio comunale e dei suoi membri, non ultimo il presidente di fatto ad oggi sfiduciato, che per tutelare la stessa immagine di Ettore Scola il quale non merita davvero una cittadinanza ‘zoppa’ come quella conferita ieri.”

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