CAMAIORE. Approvata, con i voti della maggioranza la variazione al Bilancio di previsione e il suo assestamento generale.

“Abbiamo decretato il passaggio del 75% degli oneri di urbanizzazione nella spesa corrente. Una pratica che non ci piace, che con entrate ‘una tantum’ consente di pagare le spese di tutti i giorni. Soluzione però a cui lo Stato ci ha costretto per poter andare avanti: se un cambio di rotta c’è stato, da parte nostra, è per il bene della nostra città”, dichiara il sindaco Alessandro Del Dotto.

Nel giro di pochi mesi il contesto nazionale, grazie anche al fondo di riequilibrio che ha penalizzato i Comuni più piccoli, è cambiato drasticamente. “Questo ha creato grosse difficoltà a tutte le amministrazioni locali, come testimoniano altre situazioni vicine e simili alla nostra in termini territoriali – prosegue il primo cittadino – Per quanto riguarda Camaiore, solo a fine ottobre abbiamo saputo che ci sarebbero stati ‘sottratti’ dallo Stato 3 milioni di euro. Il nostro Comune è addirittura il terzo, in Toscana, quanto a ‘contributi’ al Governo: da noi arriveranno complessivamente oltre quattro milioni e mezzo di euro a Roma, mentre i trasferimenti nelle nostre casse saranno appena 500 mila euro”.

“Una novità che abbiamo sfruttato è che, con gli indici rivisti dal Governo in estate, avremmo potuto contrarre di nuovo dei mutui, per l’esattezza fino a 6 milioni e mezzo – spiega l’assessore alle Finanze Marcello Pierucci – Ma, proseguendo nel nostro obiettivo di non aumentare l’indebitamento del Comune, abbiamo fatto ricorso a questo strumento solo per 2 milioni e poco più, per i finanziamenti indispensabili. In questo modo continuiamo a ridurre l’indebitamento e, alla fine del mandato, la situazione sarà sicuramente migliore di quella che abbiamo ereditato”.

“Lo Stato ha trasformato nel giro di pochi anni i Comuni in esattori a costo zero, vedi quello che sta succedendo con la Tares, in pratica una sorta di variante vantaggiosa di Equitalia – conclude il sindaco Del Dotto – Poi ha dato a noi amministratori locali la possibilità di adeguare i bilanci in modi alternativi per non finire a gambe all’aria: questo sistema, adesso irrinunciabile, deve essere combattuto politicamente non appena possibile con ogni mezzo, per il bene della comunità. Ed è quello che intendiamo fare”.

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