VIAREGGIO. Pubblichiamo la lettera di Giuliano Bandoni del Motogruppo Le Tartarughe Lente al sindaco Leonardo Betti rassegnato dopo  aver subito una serie di furti  tra cui: vetri di macchine rotti, furto con scasso,  furto di biciclette tentato, furto al magazzino con porta e vetrine rotte,  tentato furto di motocarro.

“Mai come oggi mi trovo a rimpiangere il mio passato ,qui sono nato più di mezzo secolo fa qui ho vissuto in onestà e tranquillità di quel passato ricordo molto bene il benessere non quello di tecnologie e ricchezze ma quello della sicurezza e del rispetto ,si poteva osare di andare a letto e non chiudere la porta , la sera si poteva perfino passeggiare lungo il canale arrivare in piazza D’Azeglio prendere la via Fratti e attraversare addirittura la pineta e trovavi sempre da scambiare due          chiacchiere, mettevi bene in evidenza quella catenina d’oro regalata dalla nonna oppure quell’anello o orologino regalati per la prima comunione, quella bella bicicletta regalata quando sei passato alle elementari ci scorrazzavo tutto il giorno spesso l’abbandonavo e li la ritrovavo.

Oggi mi ritrovo qui arrabbiato a fare i conti con il presente non ho più la sicurezza e faccio barricate per andare a dormire, mi sono tolto pure quell’oro il ricordo della nonna perche a tanti l’hanno strappata via ed ad alcuni con essa anche la vita ,non vivo più la mia città non faccio più passeggiate troppa cronaca mi racconta di picchiati e maltrattati solo per far due passi per poi sentirti dire da chi dovrebbe garantire sicurezza fate a meno di portare la borsetta ,fate a meno di passare da strade poco illuminate questa proprio a presa di culo visto come versa la città. Quella bicicletta che quando si lasciava li si ritrovava, l’han portata via perfino dall’orto di casa mia con tanto di cancello e di catena ,io non son Tedesco son Viareggino ma vorrei tanto che il comune mi ricomprasse la bicicletta, cosa che ha già fatto non con i suoi figli ma con i figli degli altri. In queste due righe scritte pure male c’è la rabbia e lo scontento di vedere una città una volta fiorente in mano a dei selvaggi che la saccheggiano gli tolgono la dignità senza che nessuno gli faccia pagare niente . La cosa che più mi fa male è dover continuamente spiegare ai miei figli grazie a Dio cresciuti onestamente , che così devono rimanere perché torneranno quei tempi da me rimpianti”.

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ultimo aggiornamento: 27-11-2013


Furti e danni al Terminetto

Liberato il Collegio Colombo. Era occupato da famiglie ora sistemate in alloggi privati