VIAREGGIO. “Andate a votare e scegliete un agricoltore-custode”: ultimo appello di Coldiretti che invita i contribuenti della Versilia a recarsi domani, sabato 30 novembre, ad uno dei 17 seggi che saranno aperti tutta la Versilia per scegliere i rappresentanti che formeranno l’assemblea consortile del nuovo Consorzio di Bonifica Toscana Nord.

Il nuovo Consorzio comprenderà insieme a tutta la Lucca, Versilia quindi compresa, la vicina Provincia di Massa Carrara con annessa Lunigiana, un pezzo di quella di Pisa e di Pistoia: una macro-area che sarà accomunata da una gestione unica di tutte quelle che sono le azioni relative alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio e alla gestione e manutenzione dei corsi d’acqua e relative opere, nonché la alla manutenzione e alla gestione del canali d’irrigazione. Un voto quindi importante, vista anche l‘estrema fragilità del territorio insieme alla frequenza e alla facilità con cui i temporali si trasformano in eventi di natura eccezionale.

“Il voto del 30 novembre – spiega Coldiretti che invita a non sottovalutare l’appuntamento – è più importante della scelta del sindaco. Quello che decideremo il 30 novembre avrà effetti e ripercussioni sul futuro dell’assetto del nostro territorio. La messa in sicurezza del territorio è la priorità delle priorità”.

Coldiretti, che insieme alle altre organizzazione agricole ha difeso la legge per il riordino del Consorzi di Bonifica dopo il tentativo a tre giorni dal voto di mandare tutto all’aria, sostengono la lista “Ambiente, Sicurezza e Sviluppo” di Ismaele Ridolfi: quattro i rappresentanti del mondo agricole che, se eletti, siederanno nell’assemblea consortile senza percepire nessun gettone di presenza: Francesco Grossi nella prima sezione, e quindi per i contribuenti che pagano fino a 61,01 euro; Andrea Miglioli e Giovanni Matteo Tori nella sezione seconda per i contribuenti che pagano da 61,02 fino a 302,49 euro, e Guido Bertacca nella terza per chi paga invece una tassa sui fossi superiore ai 302,49 euro.

I rappresentanti del mondo agricolo sarebbero – secondo un sondaggio di Coldiretti – più graditi rispetto ai politici. Solo il 3% affiderebbe ad un rappresentante del mondo della politica la gestione della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio. Consenso unanime per gli agricoltori: l’80% li vorrebbe in prima linea nella governance dei futuri Consorzi di Bonifica. Consensi misurati per gli ambientalisti (6%) mentre l’11% si fiderebbe di comitati cittadini o locali.

Per 8 cittadini su 10 la figura dell’agricoltore è la più adatta, vista anche la natura pratica dell’esperienza che ogni giorno dedicano alla gestione del territorio, per contribuire a stabilire le regole che governeranno i futuri interventi di ordinaria manutenzione e di prevenzione. “Vogliamo portare – conclude Coldiretti – all’interno delle assemblee consortili un mondo fatto di competenze, esperienza, conoscenza quotidiana del territorio e di presidio costante, passione e di tutela improntata alla necessità di garantire attraverso il reddito agricolo la propria permanenza in quei territori strategici come montagne, colline e aree rurali marginali”.

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