PIETRASANTA. “La Chiesa di S. Antonio a Tonfano è chiusa ormai da alcuni mesi. Dopo lo sbigottimento generale della popolazione di Marina quando il fulmine ha colpito la facciata della Chiesa, è nata la preoccupazione di come poter aggiustare il danno se la cifra per intervenire adeguatamente fosse stata ingente”. Lo scrive  Lalli Tonacchera Orsucci, dell’associazione CentroTonfano. Invitando tutti i cittadini ad una assemblea per parlare della ristrutturazione della chiesa il 12 dicembre, alle 21, all’oratorio.

“Passato un primo momento di adattamento – esiga Orsucci – sono cominciati ad emergere i disagi conseguenti alla chiusura della chiesa. Anche se in inverno la popolazione diminuisce e rimangono solo i residenti, la chiesa resta sempre il bene primario dove ciascuno può trovare una porta aperta nei momenti precari o gioiosi della propria vita. Bisogna ricordare che una larga fascia dei cittadini di Marina e non solo, assai più ampia dei praticanti regolari della domenica che include anche i non residenti o bagnanti, hanno con la parrocchia un legame strettissimo con la loro storia personale: i sacramenti loro e dei figli o nipoti, l’oratorio che nei tempi passati è stato molto vissuto anche per le attività connesse alla sala del teatro, al cinema, al bar, al pattinaggio ecc, al catechismo, al matrimonio, alle celebrazioni liturgiche, ai mercatini, ai funerali, la scuola materna quando era difronte alla chiesa”-

“Sono cominciati ad emergere i problemi legati alle persone anziane impossibilitate a percorrere tre chilometri per poter andare alla messa o ad accendere una candela o a rifugiarsi in chiesa per un conforto personale o per uno scambio caritatevole con l’attuale Parroco. Alla preoccupazione del momento si è aggiunta poi quella di perdere la propria chiesa e quindi la propria identità”.

“Tonfano ha raggiunto la propria fisionomia, il proprio sviluppo economico, grazie anche alla chiesa di S. Antonio dove, durante la stagione estiva, ma anche in bassa stagione, accoglie i numerosissimi abitanti delle case di vacanza che vengono anche durante i fine settimana a ritemprarsi delle fatiche in città. Ci sono famiglie che vengono da più di quaranta anni e di cui e con cui abbiamo intessuto relazioni da due o tre generazioni. Per un paese, la chiesa, con la sua presenza, arricchisce il territorio in cui si trova , in quanto è capace di orientare ed organizzare gli spazi esterni circostanti ed essere segno dell’istanza divina in mezzo agli uomini. L’atmosfera che si respira ora è quasi quella della disperazione che prende quando una cosa finisce. Abbiamo dunque bisogno di luoghi consacrati, di luoghi sacri, per poter essere indotti ad adorare Dio con tutto il nostro essere. Abbiamo bisogno della nostra Casa”.

Ora, dopo la riunione di venerdi scorso dove è stato illustrato i progetto per il restauro della chiesa e del campanile, sentita la cifra elevatissima relativa ai costi , il Parroco Don Alessandro, insieme ai convenuti, ha indetto una riunione per il 12 dicembre p.v, alle ore 21, presso l’oratorio della chiesa di Tonfano , per ridiscutere del problema e concordare le proposte per una eventuale soluzione. In quella sede , dove si spera che i fedeli accorrano numerosi per dimostrare al parroco l’amore che i suoi parrocchiani hanno per la Parrocchia e per chi la rappresenta, dovrà essere nominato un comitato di persone di buona volontà, per affiancare il parroco in questo difficile cammino.

La scrivente che parla sia a titolo personale che dell’Associazione Centrotonfano nonchè di quanti ha potuto incontrare , rivolge un caloroso invito a tutto il popolo di Dio, ai bagnanti, agli amministratori ed a quanti venerano S. Antonio nostro Patrono ad intervenire numerosi la sera alle ore 21,di giovedi 12 dicembre presso l’oratorio della Parrocchia .

Grazie

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