LUCCA. Con qualche giorno di ritardo rispetto all’Epifania, è arrivata anche nella Casa circondariale di San Giorgio a Lucca la visita della Befana.

Grazie alla collaborazione tra l’istituto penitenziario e la Diocesi di Lucca – Ufficio Pastorale Caritas è stato possibile allestire un momento di festa nella mattina di sabato durante il quale i bambini hanno potuto incontrare i propri padri, detenuti nella struttura, ed aspettare insieme l’arrivo della simpatica vecchietta. Tra danze, magie, regali e una ricca merenda offerta dall’Ordine di Malta, i bambini hanno potuto passare una mattinata in compagnia dei propri genitori e vivere insieme momenti di vicinanza e di relazione.

Alla festa, semplice ma molto calorosa, hanno partecipato anche Sua Eccellenza il Vescovo di Lucca, Mons. Italo Castellani e il direttore della struttura Francesco Ruello. Entrambi hanno sottolineato la bellezza di poter vedere insieme i bambini ed i loro padri.

“Sento un groppo alla gola” ha dichiarato commosso il vescovo “nel vedervi insieme. E sento che questo groppo alla gola è lo stesso della città. E’ un primo piccolo passo per arrivare insieme a costruire situazioni che vi consentano di integrarvi nella comunità cittadina”.

“Questo è un primo momento che può simbolicamente segnare l’inizio di un percorso che vede in primo piano l’attenzione alle dinamiche di genitorialità dei detenuti”, sottolinea il direttore Ruello. “ Un’occasione fondamentale per chi tramite la vita affettiva e famigliare può e deve ricostruire spesso la propria capacità di relazioni sociali.”.

La festa rientra in un quadro di collaborazione più ampia che la Caritas e la direzione della Casa Circondariale hanno intrapreso. Da qualche mese i volontari Caritas coadiuvano la struttura nel reperimento di vestiario e generi di prima necessità per i detenuti in situazioni di disagio economico in stretto rapporto con il Cappellano del carcere, gli educatori e il personale di polizia penitenziaria.

Grazie alla collaborazione dell’ordine di Malta sono state acquistate anche calzature da destinare allo stesso scopo. Sempre grazie alla sezione lucchese dell’Ordine dovrebbero essere realizzati nei prossimi mesi dei cineforum con i detenuti.

Tramite i volontari e gli operatori Caritas viene assicurata inoltre una collaborazione nella gestione di pratiche amministrative atte a favorire i contatti con la famiglia dei detenuti stranieri. Nei prossimi mesi, il lavoro si arricchirà di azioni volte all’alfabetizzazione dei detenuti stessi, all’incremento del servizio di prestito bibliotecario interno e alla dotazione di apparecchi televisivi per alcune camere detentive.

“E’ un segno piccolo ma prezioso della collaborazione che può attivarsi tra elementi della società civile e la direzione della Casa circondariale” dichiara Caritas “al fine di contribuire ad assicurare condizioni detentive più umane e volte alla rieducazione effettiva di coloro che si trovano all’interno del nostro carcere cittadino”.

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ultimo aggiornamento: 12-01-2014


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