LUCCA. «Dall’Open Day sul turismo promosso a Lucca e Viareggio da Lucca Promos e Camera di Commercio – commenta il direttore di Confesercenti Versilia Emanuele Pasquini – emergono alcuni segnali incoraggianti e alcuni elementi di riflessione per la promozione turistica»

«Il primo elemento è che sul tema promozione, nonostante che il sistema Toscana sia ancora lontano dalla chiarezza, il territorio lucchese, anche grazie all’impegno delle nostre organizzazioni, sta esprimendo da due anni, con un ruolo operativo di Lucca Promos e il sostegno di Toscana Promozione, Provincia, qualche Comune una politica promozionale importante. I workshop, gli educational, gli incontri con i buyer i cui risultati sono stati presentati oggi, rappresentano una concreta risposta a quella “sindrome da post-Apt” dietro la quale alcuni in questi anni si sono nascosti».

«Il secondo punto di forza è che Toscana Promozione, approvando nel proprio piano 2014, un pacchetto di 7/8 azioni promozionali specificamente dirette e gestite dal territorio lucchese e versiliese e affidandole a Lucca Promos, riconosce la bontà di un progetto pilota, unico in Toscana a rispondere con l’iniziativa all’immobilismo generale e ad una strategia complessiva ancora assente»

«Il terzo elemento importante emerso questa mattina è l’importante proposta di Toscana Promozione di realizzare in Versilia un focus dell’importante manifestazione Buy Tuscany, dedicato al prodotto costa e balneare. Una proposta che sosteniamo fortemente come occasione per tutta la Versilia e sulla quale invitiamo tutte le istituzioni locali a convergere da subito favorendone la realizzazione. Avere uno spin off versiliese dell’importante evento di commercializzazione e di incontro tra domanda e offerta Buy Tuscany ci sembra una occasione da non perdere per la Versilia e per tutta la costa».

«Certamente – prosegue Confesercenti – dal Focus di questa mattina sono emersi anche molti dei limiti del sistema turistico locale: dalla debolezza della proposta di accoglienza, ai limiti sul piano dell’offerta per l’assenza di tour operator locali e per una offerta aggregata delle imprese ancora debole, dalla costante flessione del mercato interno alla difficoltà degli Enti a fare sistema, solo per citare alcune delle criticità fatte emergere sia dagli operatori locali, che da quelli stranieri. In questa prospettiva insistiamo nel credere che l’unica strada sia la creazione di un luogo unico di governance del turismo versiliese, ove cominciare tra pubblico e privato a mettere in fila problemi e opportunità e iniziare a affrontarne e risolverne alcune. Che si chiami OTD versiliese come proposto dalla Regione, che sia l’Unione dei Comuni, o un tavolo di lavoro. Purché si cominci a lavorare insieme, come l’esperienza promozione insegna».

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