VIAREGGIO. Anche a Viareggio una famiglia evacuata, causa maltempo. Ne da notizia lo stesso sindaco Leonardo Betti. “Sto facendo l’ultimo giro in città – dice – prima che calo il buio col personale della Protezione Civile. Mi pare che lentamente la situazione stia tornando nella normalità anche grazie al fatto che non sta più piovendo: le pompe sono tutte in funzione, l’acqua sta lentamente calando nelle zone allagate ma purtroppo abbiamo dovuto evacuare una famiglia in via dei Lecci. Vi ricordo ancora una volta che gli alberi sono ancora pericolosi, tenendo conto che il terreno è zuppo d’acqua.”.

Leggi la situazione a Pietrasanta, Camaiore, Massarosa

Al momento, stando al report regionale delle 17.55, la situazione in Versilia è questa:

– Comune di Pietrasanta: frana sulla SC per Vitoio isolate n. 23 persone; frana su strada privata in loc. Capriglia evacuata n. 1 famiglia; via Pisano in loc. Città Giardino evacuate n. 4 famiglie.

– Comune di Stazzema: lungo la SP10 di Arni frana in loc. Risvolta con viabilità chiusa. Interrotto il collegamento con la frazione di Arni e il collegamento Versilia-Garfagnana.

– Comune di Camaiore: frana su SC Pieve Via Agliano evacuato un fabbricato; frana sulla SC di Bruciano strada chiusa isolate 6 abitazioni; frana sulla SC Silerchie tra via Scalpello di sopra e via Scalpello di sotto strada chiusa, isolate8 abitazioni. Nel comune persistono varie frane che chiudono diverse strade comunali ma che non isolano nessun abitato. 40 m di argine del torrente Camaiore stanno collassando nei pressi di Incaba. Il tratto è costantemente monitorato, al momento non si hanno altre indicazioni.

– Comune di Seravezza in loc. Ripa: sono state evacuate 14 persone  per frana

 Il maltempo in crescendo nel fine settimana ha messo a tappeto la Versilia a più riprese. Già provato dalla pioggia di venerdì, il sistema canali ha retto anche alla giornataccia di sabato per poi cominciare a saltare in modo sistematico nella tarda serata, quando, dopo aver impregnato completamente il territorio la pioggia è  passata da continua a battente non lasciando più praticamente scampo. I terreni fradici non sono stati più in grado di contenere nemmeno una goccia e tutto quello che è piovuto da quel momento si è riversato subito nei canali. Così, mentre a nord del fiume Camaiore, i livelli erano alti ma contenuti e gestiti, dalle Bocchette fino al Serchio si sono verificati numerosi allagamenti diffusi e tracimazioni a catena nonostante il costante lavoro di pompaggio degli impianti idrovori. Il Consorzio Bonifica Versilia Massaciuccoli ha schierato tutta la formazione tecnica al completo divisa tra la cabina di regia in sede, con centralini aperti anche per tutta la notte di sabato e i tecnici sul territorio a dirigere le operazioni con operai e ditte che non si sono mai fermate.

Colpito duramente il bacino Ponente, quello compreso tra le Bocchette e Montramito. Campagne allagate da diffuse tracimazioni dei canali di bonifica e canali principali al bordo come non si vedevano da anni. Oltre venti gli interventi puntuali sui canali rinforzati da migliaia di sacchini di sabbia per contenere le fuoriuscite, ma anche argini fasciati con teli bentonitici per fermare sul nascere le micro filtrazioni. “Sono teli speciali capaci di aumentare il loro volume quando entrano in contatto con l’acqua – spiega l’Ing. Caterina La Sala – e quindi di riempire i vuoti causati dalle filtrazioni.”

La Gora di Stiava ha esondato in più punti: alla Gulfa e poi sulla via di Montramito. Così la Farabola, la Sassaia e molti canali minori. Ben poco c’era invece da fare a Massarosa, Massaciuccoli, Bozzano e Quiesa. Territori estesi e molto sotto il livello del mare, schiacciati e minacciati dalla forte pressione del Lago che ha continuato a salire fino a raggiungere quota 52 centimetri. “Un’enormità come non succedeva dai primi anni 2000 – spiega il commissario del Consorzio Fortunato Angelini –  e anche se all’epoca gli abbiamo visto raggiungere quota +57 senza che succedesse niente, onestamente non siamo tranquilli. Viene da chiedersi cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il grosso impianto della Bufalina, che è acceso ininterrottamente da 5 giorni”.

L’impianto al ritmo di 15.000 litri al secondo, riesce ad abbassare il livello di lago e padule di un centimetro ogni sei ore, quindi di 4 centimetri al giorno e con il mare ingrossato che ha chiuso le porte vinciane sulla Burlamacca, l’unica via di uscita dell’acqua è stata proprio la Bufalina.

  Campi allagati nelle zone più basse, ma anche numerose frane e smottamenti. Le richieste di intervento arrivavano da tutte le parti e Consorzio, Comuni e Provincia hanno collaborato costantemente dividendosi i compiti per rispondere a tutti.

(Visitato 129 volte, 1 visite oggi)
TAG:
viareggio

ultimo aggiornamento: 19-01-2014


Maltempo, i pompieri salvano una famiglia col gommone tra i campi

Maltempo, osservati speciali nella notte il fiume Camaiore e Pedona