VERSILIA. Un mattatoio comprensoriale nell’area dell’ex Pio Campana destinato anche ai piccoli allevatori avicoli e ovicaprini. La proposta di Coldiretti è già stata presentata all’amministrazione comunale di Pietrasanta con cui la principale organizzazione agricola insieme agli allevatori si sono già incontrati più volte nelle scorse settimane e mesi. Incassata la sintonia di intenti e le reciproche volontà, ora Coldiretti vuole accelerare per dare risposte in tempi rapidi alle oltre cento aziende di allevamento rimaste senza servizio.

La chiusura definitiva dei macelli pubblici sul Viale Apua la scorsa estate ha, infatti, lasciato aperto una voragine nella filiera della carne con gli allevatori ora costretti a trasportare i capi per la macellazione nei mattatoi di La Spezia, Albiano Magra o Porcari con un appesantimento di costi e di chilometri, circa 50 ad ogni tratta. Il progetto di Coldiretti di realizzare un mattatoio nell’area ex Pio Campana proposta dal Comune di Pietrasanta gestito direttamente da una cooperativa agricola o da un’associazione ha incassato – va detto – un primo semaforo verde da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessore all’Agricoltura, Pietro Bacci ma l’obiettivo è quello di “coinvolgere – spiega Coldiretti – in un ragionamento comprensoriale, e non più e soltanto comunale e localistico, le amministrazioni e l’Unione dei Comuni della Versilia per dare una risposta compatta e decisa ad un settore che nonostante le forte difficoltà va sostenuto e salvaguardato perché parte integrante dell’economia e del legame tra territorio, tradizione e biodiversità”.

A gestire il mattatoio sarà una cooperativa agricola formata da tutti coloro che usufruiranno del servizio. Nel progetto di Coldiretti (info su www.lucca.coldiretti.it) è prevista anche la possibilità della macellazione non solo dei bovini, ma anche di ovini, polli e conigli destinando una parte degli spazi ai piccoli allevatori ed anche ai privati per limitare la pratica delle macellazioni “domestiche”. “In questo modo – spiega ancora Coldiretti – si andrebbe incontro alle esigenze sia dei piccoli allevatori, sia dei privati che troverebbero un luogo in regola dal punto di vista igienico e sanitario, controllato e seguito secondo norme”.

Da non sottovalutare l’importanza di riportare in Versilia un’economia che da lavoro a centinaia di addetti tra diretti ed indiretti, e nemmeno la prospettiva di un “giro” più ampio grazie alla prossimità delle vicine Massa Carrara e Pisa. “La mancanza di strutture adeguate per la macellazione e per il compimento della filiera, insieme alla burocrazia, sono – prosegue Coldiretti – tra le principali cause che hanno portato alla chiusura di 420 allevamenti nella Provincia di Lucca in dieci anni. La presenza di una struttura adeguata è un presupposto per garantire la continuità di un’attività importante per il territorio”. Da sondare non appena messe d’accordo tutte le volontà del territorio la possibilità di allargare il parterre di partner: “Con un progetto serio e credibile e Provincia e Regione Toscana – conclude Coldiretti – non potranno non sostenerlo economicamente”.

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ultimo aggiornamento: 22-01-2014


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