VIAREGGIO. In ballo c’erano 5 milioni di euro che la Regione concedeva a tasso zero agli imprenditori toscani: unica condizione è che le domande, con la richiesta di finanziamento a Sviluppo Toscana spa, fossero inviate esclusivamente tramite le associazioni di categoria ed in via telematica.

Il risultato è stato che nel primo giorno utile (lunedì scorso) in pratica il plafond si esaurito con oltre 600 richieste da tutta la regione. Molto attiva la Confesercenti che, attraverso le sue sedi provinciali, ha presentato 194 domande per un valore complessivo di finanziamenti che ha sfiorato i 2 milioni di euro. Il 35% di queste domande (per un totale intorno ai 600mila euro) sono state inviate dalla Confesercenti Toscana Nord, l’associazione che rappresenta le province di Pisa, Lucca e Massa Carrara.

“Sono stati quasi 200 gli imprenditori del commercio e del turismo che si sono rivolti alla nostra associazione per accedere al finanziamento regionale a tasso zero – spiega il direttore Marco Sbrana – e questo nonostante la mole di documenti da presentare: è del tutto evidente che siamo di fronte ad un periodo delicatissimo per le nostre categorie.

“Una crisi che coinvolge soprattutto le piccole e medie imprese che hanno bisogno di microcredito per andare avanti, trovando però sempre più difficoltà ad avere risposte dal sistema bancario. Basta citare – aggiunge il direttore – i dati di Banca d’Italia sui prestiti alle imprese. A novembre il calo tendenziale risulta del 6,0%, in deciso aumento rispetto al meno 4,9% annuo del mese precedente”.

A chiedere i finanziamenti (con un importo compreso tra i 5 e i 15 mila euro, a tasso zero, con durata fino a 60 mesi) soprattutto piccoli commercianti alle prese con problemi di liquidità. Spiega Francesco Biagioni, responsabile settore credito di zona della Confesercenti Toscana Nord.

“Negli anni passati i finanziamenti servivano per riqualificare le attività, adesso sono fondamentali per la sopravvivenza. In molti hanno presentato domanda per avere denaro liquido da utilizzare per pagare utenze, tributi locali, ma anche il dipendente. Va detto – sottolinea Biagioni – che siamo di fronte ad imprenditori sani, visti i paletti messi per l’accesso al finanziamento, che pur in difficoltà dovuta alla mancanza di liquidità credono ancora nella loro attività. E per questo vogliono andare avanti”.

La conclusione di Sbrana? “Nessuna ripresa potrà consolidarsi se non riparte il credito alle imprese ed alle famiglie. Chi ha voglia di fare e di continuare a rischiare, da solo non cela farà mai. Chiediamo quindi alla Regione Toscana, appena chiusa la fase delle domande il rifinanziamento di questo strumento. Noi abbiamo un’altra cinquantina di domande da inviare e lo faremo comunque. Ricordo che per l’accoglimento il primo criterio è quello della data di consegna”.

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ultimo aggiornamento: 23-01-2014


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