VIAREGGIO. “Siamo a pochi giorni dal bando di selezione che nominerà il nuovo comandante della Polizia Municipale di Viareggio. Rileviamo come l’amministrazione in carica sia riuscita a compiere un capolavoro di complicazione, cambiando idea almeno cinque volte sulle modalità da adottare e alla fine scegliendo quella che garantisce meno economicità e minor funzionalità.” Lo afferma in una nota il Movimento 5 Stelle.

“In nome dell’interesse collettivo e del rispetto di un principio generale del diritto, ci auspichiamo che venga rispettato l’obiettivo della trasparenza, tramite l’adozione di tutti quei criteri e di quelle modalità che possano far emergere la figura prescelta in modo consono alla legge e alle regolamentazioni vigenti. Noi avremmo optato per altri tipi di scelte e ci continuiamo a battere perché vengano prese in considerazione altre soluzioni.

“In primis, in linea con quanto prescritto dal TUEL e con l’obbiettivo di risparmiare denaro pubblico (non è necessario ricordare in che disastrose condizioni versino le casse comunali), la nomina di un comandante facente funzioni tra quelli presenti già in organigramma, in vista del bando di un concorso che comprenda anche una prova scritta e una selezione il più ampia e trasparente possibile. Ribadiamo con forza come quest’ultimo fattore non sia una mera ripetizione fine a se stessa, ma un elemento base a cui non si dovrebbe mai derogare nella scelta di un dirigente che va a ricoprire un così delicato incarico.

“Considerate le professionalità interne, si sarebbe potuto procedere in direzione di una scelta tra queste, per un incarico a tempo determinato, sollecitando la collettività ad una valutazione con spirito critico ed equilibrio circa il lavoro svolto dallo stesso, nel tempo determinato del suo operato. Ma ormai siamo abituati ai contrasti e alle giravolte della giunta Betti. La tanto vantata nuova macrostruttura, in uno dei punti discriminanti il proprio assetto, determinava come la valorizzazione del personale interno fosse uno degli obiettivi da raggiungere. Puntualmente invece si dimentica quanto detto in un atto ufficiale e si prendono strade che portano in direzione opposta.

“Alla fine ciò che conta è una cosa soltanto: che nella scelta del nuovo comandante dei Vigili Urbani non prevalgano logiche partitocratiche e clientelari, ma quelle meritocratiche, in funzione della migliore efficienza di un Corpo che allo stato dei fatti risulta essere come abbandonato a se stesso.”

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