CAMAIORE. Ha passato qualche giorno in silenzio, a riflettere. Ed oggi il vicesindaco di Camaiore, Marcello Pierucci, prende finalmente la parola nel caso che lo ha visto suo malgrado protagonista: il contributo dato all’associazione al cui interno opera anche il figlio del politico.

“Prima di tutto – dice Marcello Pierucci – ci tengo a sottolineare che mio figlio, nell’associazione, si limita ad inserire i nomi dei ciclisti sul sito, e che non ha mai preso un euro per questo, anzi ha contribuito di tasca propria per sostenere le spese. Io delibero tutti i giorni su questione che indirettamente mi riguardano. Passano decine di delibere che riguardano le attività di don Damiano: è conflitto di interessi perchè a don Damiano curo gratis la contabilità? In questi giorni mi sto facendo in quattro per trovare una sede all’associazione donatori di sangue: è conflitto di interessi perchè io stesso sono un donatore?”

Premessa a parte, Pierucci entra nel merito del contributo da 2.500 euro all’associazione Diretta Ciclismo. “Quella pratica era già stata discussa in giunta, quando io non c’ero. Fu rimandata indietro per un errore formale, ma aveva già ricevuto l’ok della giunta, me escluso. Per un puro caso quella pratica è poi tornata in giunta il 30 dicembre, assieme a molte altre delibere, tutte già discusse e solo da approvare. Per un caso mi sono trovato a presiedere io la giunta, vista l’assenza del sindaco impegato altrove. In 10 minuti le abbiamo approvate tutte, compresa quella di cui stiamo discutendo ora, ma non ne sapevo davvero niente. Per questo all’interrogazione presentata da Forza Italia risponderanno gli uffici più che io, perchè non saprei cosa raccontare”.

Pierucci parla poi del clamore mediatico scatenato attorno alla notizia. “Mentre l’interrogazione di Forza Italia è pertinente e fatta nei modi dovuti – dice – tutte le altre esternazioni (Pardini dell’Udc e il Nuovo CentroDestra, ndr) le ho trovate caratterizzate da sciacallaggio. Parlano soggetti che purtroppo sono rimasti depressi perché trombati dalla politica o rimasti fuori da poltrone e incarichi. Al di là dell’attacco personale credo si sia tentato di fare del qualunquismo sulla questione morale. Far passare insomma il concetto che i politici sono tutti uguali, e che a Camaiore si può giustificare tutto. Invece non è così. Il sindaco Del Dotto ha dato incarichi per quasi 100 mila euro. Ma a differenza del passato questi incarichi sono andati a tanti giovani professionisti del posto, e nessuno ha più di un incarico. Se facciamo del qualunquismo, come Grillo, credo che il problema morale e la questione etica non le risolveremo mai. Io sono una persona normale. Che a volte sbaglia: in questi giorni mi hanno multato per divieto di sosta e perchè mi è scappato il cane.  Non so fare cose speciali, ma credo che i cittadini vogliono cose normali, fatte senza prepotenza e illeciti. La questione morale per me è prioritaria, e la questione morale continuerà a guidare il mio operato nell’amministrazione. In passato non c’era questa attenzione”.

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ultimo aggiornamento: 29-01-2014


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