VIAREGGIO. Non si placa il botta e risposta tra Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, e la Rete Ambientale della Versilia sulla vicenda della possibile riapertura del termovalorizzatore di Falascaia a Pietrasanta.

Dopo la replica di Rossi agli interrogativi della Rete, ecco un nuovo intervento del comitato versiliese:

“La sottoscritta Daniela Bertolucci, a titolo personale e per conto dell’Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia, e Andrea Cecchini, a titolo personale e per conto della Rete Ambientale della Versilia, avendo ricevuto sua cortese risposta (in allegato) in merito alla situazione giuridica e operativa dell’impianto di incenerimento di rifiuti urbani di cui all’oggetto e circa l’attività di controllo sulla suddetta area;

RISERVANDOSI di effettuare tutti i necessari approfondimenti sulla effettiva rilevanza giuridica del Piano Straordinario dell’Ato Toscana Costa (DGRT 476/2009) e sull’obbligo di destinare l’area di cui sopra a luogo di gestione di rifiuti;

relativamente alle attività di controllo da lei testualmente riferite …”gli enti competenti sul territorio provvedono regolarmente ad effettuare i controlli e i monitoraggi sulle condizioni sanitarie ed ambientali del sito …”

CHIEDONO

di essere informati sull’attività di controllo effettuata nell’area di Falascaia e in specie di sapere:

in che cosa consiste la predetta attività, secondo la Regione, poiché agli atti risultano due indagini a firma ARPAT, una del 2002 e l’altra del 2012, che arrivano a conclusioni divergenti;

se dopo le analisi ARPAT disposte dall’Autorità Giudiziaria e non dagli enti territoriali, effettuate nel 2009, (dalle quali risulta l’inquinamento da diossine del Rio Baccatoio) ne sono state eseguite di nuove;

se risulta bonificato o meno il terreno presente dietro la discarica di ceneri e scorie prodotte dal vecchio impianto. In merito, ricordiamo che la costruzione del nuovo inceneritore era subordinata alla completa bonifica di tutta l’area di 28.100 mq (correva l’anno 1995 … anno di approvazione del piano “Daviddi);

se i piezometri vengono regolarmente controllati;

se e come viene raccolto e adeguatamente smaltito il percolato della discarica considerato che l’impianto di depurazione a servizio dell’area è fermo dal luglio 2010;

che provvedimenti sono stati presi a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e se è stata avviata la bonifica del Rio Baccatoio;

se lei è a conoscenza dello stato in cui versa attualmente la struttura dell’inceneritore , visto che l’impianto è fermo da tre anni e mezzo, che tutta l’area appare in uno stato di degrado allarmante con abbandono di rifiuti probabilmente anche pericolosi;

quali provvedimenti sono stati presi per la messa in sicurezza dell’area e della struttura dell’impianto;

Sicuri di un suo cortese riscontro, inviamo distinti saluti.

Per l’Associazione Tutela Ambientale Della Versilia
Daniela Bertolucci

Per la Rete Ambientale della Versilia
Andrea Cecchini”

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ultimo aggiornamento: 01-02-2014


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