VIAREGGIO. “Non c’era nessun intento offensivo in quel Berlusconi con il cappio al collo sul mio carro. Anzi, volevo giocare sulla sua disperazione di fronte alle prospettive della politica italiana…”. È tranquillo Carlo Lombardi, autore del carro di prima categoria “Voodoo” duramente criticato dalla parlamentare versiliese Deborah Bergamini, responsabile nazionale della comunicazione di Forza Italia.

Il costruttore spiega oggi sui quotidiani Il Tirreno e La Nazione il significato della sua costruzione: “Mai pensato di incitare alla violenza, o di volere vedere Berlusconi impiccato. Il mascherone ha un ruolo secondario nel mio carro e va inserito in un contesto generale: è sulla parte posteriore, immaginato all’interno di un camposanto. Sul suo epitaffio ho messo anche le zampine di Dudù, il cagnolino della fidanzata di Berlusconi, quasi a sottolineare l’intento satirico del messaggio. E per par condicio ho inserito pure la lapide del comunismo italiano. Forse ho ricevuto più critiche da persone di sinistra per quella targa che per il Berlusconi impiccato…”.

Ad ogni modo, grazie anche alla mediazione dell’ex presidente della Fondazione Carnevale nonché consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Santini, Lombardi e Bergamini si sono chiariti personalmente al telefono. E la parlamentare, impegni permettendo, dovrebbe essere a Viareggio per vedere sfilare dal vivo la costruzione. Il caso, insomma, è chiuso.

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