FIRENZE. Il golf può aiutare il turismo della Toscana e la Toscana può aiutare il golf e l’attività sportiva nei campi toscani. Stamani Regione e Federazione Italiana Golf hanno firmato un’intesa per una promozione reciproca: un matrimonio dagli attesi buoni frutti, con il golf e i suoi quaranta campi toscani che entreranno nel piano di attività di Toscana Promozione, l’agenzia della Regione che si occupa appunto di turismo, e un impegno che vede tutti d’accordo, quello a valorizzare gli attuali impianti prima di realizzarne altri.

“Prima di tutto vogliamo puntare sulle strutture esistenti e salvaguarne la qualità, tenendo contemporaneamente alta l’attenzione all’impatto sul paesaggio ” dice l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha firmato per la Regione stamani il protocollo. “Italia e Toscana sono lontani dai numeri di nazioni con maggiore tradizione golfistica, Gran Bretagna in testa seguita a distanza da Germania, Svezia, Francia e tra gli emergenti la Spagna” sottolinea Bugli. “Il golf – prosegue – anche per il turismo toscano può essere però una scommessa importante e un volano per l’economia: il giocatore di golf ama viaggiare ed è un turista dal target medio alto, che spende più di altri e lo non lo fa solo sui campi da golf, un turista neppure ‘mordi e fuggi’ e che si ferma e soggiorna più a lungo di altri”.

Centomila giocatori nello stivale – Oggi in Europa si contano oltre sette milioni di persone dedite al gioco del golf. In Italia i tesserati si aggirano attorno ai 100 mila, poco più di un quarto sono donne. Erano appena 5.500 nel 1999: una passione dunque che sta crescendo, anche se i numeri sono ancora ben lontani dai 3 milioni e 600 mila praticanti della Gran Bretagna, i 600 mila della Germania, i 520 mila della Svezia, 420 mila in Franca, 400 mila in Irlanda, 350 mila in Olanda, 320 mila in Spagna e 160 mila in Danimarca. In Toscana i campi e circoli golfistici sono una quarantina: 12 campi a diciotto buche, 9 a nove e poi campi promozionali e campi pratica.

Novanta euro al giorno – Nel 2010 il Ministero per il turismo italiano ha stimato in 350 milioni il giro di affari legato all’attività dei circoli, 50 miliardi di euro in Europa. A questo si aggiunge l’indotto. Il giocatore di golf, che ama viaggiare e divertirsi su campi sempre nuovi, è infatti anche un turista dal target medio alto. Spende, sempre secondo il ministero italiano, molto di più di altri turisti: 90 euro al giorno contro i 53,83 di media di un turista generico. Si trattiene anche di più nei luoghi di villeggiatura: 7 giorni contro quattro. Soprattutto non spende solo sui campi da golf, a cui dedica solo il 10 per cento della sua spesa. Dunque un buon ‘partito’ che potrebbe rivelarsi un buon affare per il turismo di tutta la Toscana.

Calendario unico e sostegno alla promozione – Il turista giocatore di golf può arrivare in modo autonomo oppure attraverso le iniziative e le settimane organizzate dai circoli sul territorio. L’impegno è d’ora in poi a realizzare un calendario unico per la Toscana. Ma la Federazione golf parteciperà anche con propri fondi alla promozione turistica della regione. “Le risorse sono già state stanziate” conferma Andrea Scapuzzi, presidente del comitato toscano. Gianni Collini per la Federazione Italiana Golf conferma invece la contrarietà ad uno sviluppo senza criterio di nuove strutture golfistiche, condividendo quanto sottolineato prima dall’assessore Bugli. Gianni Collini e Andrea Scapuzzi hanno firmato stamani l’intesa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione Toscana.

 

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ultimo aggiornamento: 23-02-2014


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