LUCCA. Fattorie didattiche e lezioni all’aria aperta: Provincia di Lucca pioniera con il progetto “Fattorie Evolutive”. Dopo il si da parte del Consiglio Regionale che finalmente ha approvato a larghissima maggioranza la legge “Disciplina delle attività agrituristiche in Toscana” che consentirà alle aziende agricole toscane di svolgere l’attività didattica destinate ai bambini ma anche turisti ed adulti, Coldiretti esulta (per saperne di più vai su www.lucca.coldiretti.it). Parla infatti lucchese il progetto innovativo, unico nel suo genere in Toscana, delle “Fattorie Evolutive” sostenuto da Coldiretti e da Donne Impresa lanciato la scorsa estate che di fatto rappresenta un modello di rete tra imprese agricole che svolgono e promuovono regolarmente lezioni ed attività didattiche su alimentazione e pratica contadina, e molto altro ancora in realtà, sulla base del principio della multifunzionalità previsto dalla legge di orientamento. Sono 25 le aziende che oggi ne fanno parte tra Versilia, Piana e Garfagnana ma il cui numero è destinato presto a crescere come conferma Elena Giannini, Delegata Provinciale Donne Impresa Coldiretti e promotrice del progetto. “La legge colma una situazione di limbo nei confronti delle aziende agricole che svolgono attività didattica al loro interno. E’ una legge che abbiamo voluto e sostenuto con forza. – spiega Maurizio Fantini, neo Direttore della Federazione Provinciale – imprimerà una ulteriore spinta alla nascita di nuove imprese agricole da parte dei giovani che potranno far fruttare competenze e specializzazioni in ambito pedagogico, sociale ed agrario”. Secondo Coldiretti attività come visite e lezioni in fattoria per i bambini, in convenzione anche con le scuole e con associazioni sulla scia di quello che sta già succedendo, campus-periodicifino a servizi di agri-asilo, agri-tate, agri-baby parking e tante altre iniziative di supporto all’istruzione scolastica, consentiranno alle imprese agricole di migliorare anche il fatturato in una misura tra il 10-20% sul totale del fatturato. “Una integrazione importante al reddito dell’agricoltore; – conferma Fantini – una grande opportunità economica”. Così come sarà strategico per differenziare e posizionare le strutture agrituristiche lucchesi nel panorama turistico: “I turisti scelgono un agriturismo piuttosto che un altro anche in base all’offerta di attività proposte. E’ un valore aggiunto da non trascurare”.

La campagna si avvicina così sempre di più alla città in una regione che ha già un piccolo record di fattorie didattiche con 700 aziende (23% delle 3mila attive in Italia) che esercitano attività didattica. Tornando alla legge, nel testo normativo si inserisce un apposito titolo sull’esercizio delle attività di fattoria didattica, per assicurare che su tutto il territorio toscano la specifica attività risponda a standard professionali e qualitativi adeguati. Chi svolgerà attività di fattoria didattica in violazione della legge sarà passibile di sanzioni amministrative. “Modifiche – fa sapere Maurizio Fantini – frutto del lavoro costante, assiduo e presente di Coldiretti. La nostra organizzazione ha presentato la proposta di introdurre alcune significative modifiche alla bozza presentata dalla Giunta Regionale, per ampliare il raggio di azione dell’attività didattica e per includere fra i titoli necessari anche il diploma e/o la laurea in materie agrarie”. La legge, è bene specificarlo, disciplina che l’esercizio dell’attività di fattoria didattica sarà riservato alle imprese agricole singole ed associate, anche al di fuori dell’ambito agrituristico, e che l’imprenditore agricolo dovrà essere in possesso di alcuni requisiti minimi, come ad esempio l’avere alle spalle un percorso di formazione per operatore di fattoria didattica o aver svolto attività didattiche e di animazione per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado o aver frequentato corsi di formazione sulle attività di fattoria didattica. Inoltre l’atto prevede che un logo identificativo, denominato Rete delle Fattorie didattiche, dovrà essere riportato su tutto il materiale informativo, illustrativo e segnaletico, e sarà creato un elenco con i riferimenti di tutte le imprese operanti in Toscana. Ma le porte delle aziende agricole non si apriranno solo ai bambini e ai turisti, l’altro grande target di riferimento saranno gli anziani ed i soggetti con disabilità. “Le aziende agricole – conclude Fantini – saranno sempre più al centro della vita della comunità in cui si trovano ad agire”.

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