CAMAIORE. “Spesso si apre bocca e si lascia uscire il fiato. Questo è quanto sembra sia accaduto a Filippo Passaglia e Marina Staccioli. Ad arte, ed interpretandolo a modo loro, tirano in ballo un sopralluogo della ASL la quale, e qui sì che la documentazione esiste, richiama al rispetto quantitativo delle grammature previste dalle linee regionali. Le grammature del Comune di Camaiore sono superiori, questa è la motivazione della non validatura, ma non vi è alcun rilievo in ordine alla qualità. La signora Marina Staccioli, che è anche consigliere regionale, queste cose le dovrebbe ben conoscere”.

La direttrice del Comprensivo Gaber, l’assessore alla Pubblica Istruzione e la presidente della Commissione Mensa replicano all’attacco di ieri di Fratelli d’Italia (da cui, tra l’altro, ha preso le distanze lo stesso direttivo camaiorese del partito) sottolineano che “è operativo un disciplinare mensa che prevede procedure operative per una corretta gestione del servizio, specificando compiti dei genitori, insegnanti, amministrazione comunale, ditta appaltatrice che è operativa e funzionante”.

“Che le insegnanti siano costrette a “comprare pane e olio” – spiegano – non risulta né alle insegnanti del Comprensivo, che fanno parte della Commissione Mensa, né tantomeno al Comune ed alla dirigente del Comprensivo. Oltretutto sarrebbe un grave illecito che un insegnante fornisse personalmente del cibo portato dall’esterno. La Commissione Mensa, dal momento del suo insediamento, ha effettuato verifiche e controlli, anche asssaggiando in loco il pasto; sta raccogliendo valutazioni giornaliere dai rappresentanti di plesso ove hanno sede i refettori ed al momento non è giunta alcuna lamentela che giustifichi “clamori” del genere”.

“La cosa poi che sottolinea, a parer nostro, la “cattiva fede”, è che il centro di cottura che fornisce i pasti alla scuola Montalcini è lo stesso che li fornisce a tutte le scuole elementari del territorio. Sembra strano, ma le lamentele, per di più basate sul nulla, arrivano solo dai genitori di alcune classi della Rita Levi Montalcini: evidentemente le motivazioni sono da ricercare altrove e non nel cibo servito alla mensa”.

“Naturalmente – precisano ancora – non tutti i bambini gradiscono verdure, pesce, passati non essendo abituati a consumarli a casa propria, ma il servizio mensa è un servizio educativo e come tale deve abituare ad una sana alimentazione. Gli alimenti presenti sul menù sono tutti di alta qualità, con una percentuale del 92% di prodotti bio. Quanto poi al fatto che il comune non intervenga economicamente sul pagamento dei pasti (ma la signora Staccioli non è consigliera regionale?) è una palese falsità. Il pasto costa 7,67 euro e la quota a carico dei genitori è di 3,90 euro. Con il nuovo capitolato per il rinnovo dell’incarico del servizio ristorazione è stata prevista la “legge del buon samaritano”, ossia il cibo avanzato verrà consegnato ad associazioni di volontariato e non sprecato ed è stato introdotta anche la clausola del Km. Zero, ovviamente dove possibile”.

L’Amministrazione Comunale e la presidente della Commissione mensa quanto prima avranno un incontro con il collegio tecnico della primaria Montalcini al fine di un efficace confronto e chiarimento. Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto: “Spero che certi personaggi abbiano la prova inconfutabile della verità di ciò che dichiarano, perché si tratta di una questione delicatissima. Nell’ambito della qualità dei servizi pubblici non si può fare chiacchiere da bar comodamente seduti dagli scranni della Regione: le nostre scuole lavorano bene e controllano in modo costante la qualità e il livello dei servizi mensa e trasporto. Se vi sono anomalie, ce le segnalano e interveniamo, ma senza procurare allarmi alla comunità”.

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ultimo aggiornamento: 20-03-2014


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