Dottore, ma il cetriolo fa male alla prostata..?” Gli alimenti consigliati e quelli da evitare per mantenere la prostata in forma: quali alimenti e quali cibi evitare per la prostata.

Via subito quel sorriso un po’ malizioso che è vedo comparire sul vostro viso! Una domanda come questa, su cibo e prostata,  può forse può apparire un po’ ingenua ma in realtà è quasi uno standard negli ambulatori di urologia (soprattutto se il paziente è accompagnato alla visita dalla moglie..!).

Una consuetudine, quella di domandare cosa si può e non si può mangiare e bere in questa o quella malattia, che è il retaggio di una medicina popolare, quella dei nostri nonni. Una medicina che si basava spesso su erbe, tisane, alimenti ecc, e che, gioco forza, imperava quando i medicinali e le cure in genere erano quelle che erano (non scordiamoci che gli oggi così scontati antibiotici, non hanno fatto parte dell’infanzia dei nostri nonni, essendo concretamente arrivati in Italia solo negli anni 50’!).

Una medicina tradizionale che tuttavia non per questo era necessariamente sbagliata. Dopo gli anni di intossicazione “scientificista”, in cui la fiducia per la ricerca medica e le applicazioni tecnologiche aveva ingenerato aspettative miracolistiche, stiamo oggi riscoprendo alcune passate “saggezze”. Era normale sentire dire negli anni 70’-80’ frasi del tipo “..ma come, si va sulla luna e non riuscite a guarire mio padre da..”, era un epoca in cui tutto si poteva fare, stravizi e errati comportamenti compresi,  perché tutto la Medicina avrebbe poi rimediato. Poi vicende come l’AIDS, il Cancro, le resistenze agli antibiotici ecc ci hanno bruscamente risvegliato fa questa cieca fiducia nella scienza.

Ovvio che nessuno è così sciocco da rigettare medicinali e chirurgia.

Se con la prostata grossa non fai la pipì e vai in blocco urinario “hai voglia” come diremmo alla Canzonetta “di mangià in bianco! devi ma corre dal Dottorei e alla sveltina!”. Ma oggi siamo divenuti anche ben cosci dei limiti, pur ampi, della scienza medica e alcune misure di aiuto e prevenzione, anche della saggezza popolare, sono state riscoperte.

E allora, per tornare a noi, vediamo cosa possiamo rispondere alla moglie preoccupata che ci domanda cosa far mangiare o bere al proprio consorte che la notte è fisso in bagno per far pipì (ricordate la puntata precedente “Quando la prostata si ingrossa”?) e a cui è stata diagnosticata una ipertrofia prostatica?

 

10 CONSIGLI PER UNA PROSTATA IN BUONA SALUTE

1.     Intanto una adeguata idratazione: bere almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno, sotto forma di acqua, the leggero o succhi di frutta. In questa maniera l’urina sarà più diluita ed il suo effetto irritante su eventuali tessuti infiammati sarà minore.

2.     Ideale è scegliere alimenti freschi e non lavorati come frutta, verdura, cereali integrali, in particolare, alcuni cibi li rivedremo nel dettaglio, soia, noci, olio d’oliva e pesci d’acqua fredda ricchi di omega-3 (salmone, tonno, sardine o sgombri). Il colesterolo è, infatti, il principale precursore degli ormoni ed è questo il motivo deve essere tenuto a bassi livelli, mangiando alimenti ricchi di fibre e di omega-3.

3.     Ottimo l’aglio un potente antibiotico naturale (nonostante il cattivo odore!!).

4.     Mangiare molto pomodoro o salsa di pomodoro, che contiene licopene, un carotenoide essenziale nella protezione della prostata.

5.     Mangiare cibi ricchi di vitamine e sali minerali. Le vitamine e i sali minerali più importanti per contrastare la prostatite sono la Vitamina C (antiossidante che aiuta nella guarigione), la Vitamina E (antiossidante che migliora il sistema immunitario), il Selenio (oligominerale che potenzia l’effetto della vitamina E) e lo Zinco (minerale che migliora l’integrità del tessuto prostatico e la sua capacità di prevenire le infezioni).

6.     Da preferirsi, per quanto possibile alimenti provenienti da agricolture biologiche, anche per evitare l’eccesso di ormoni spesso utilizzati per aumentare la produzione. Gli ormoni infatti sono responsabili del cattivo funzionamento o dell’ipertrofia della prostata. Per non parlare del rischio che cibi non biologici,  possano aver assorbito erbicidi, pesticidi, fungicidi.

7.     Utilissimi i Semi di zucca: sono ricchi di fitosteroli e isoflavoni e zinco, che possono prevenire l’iperplasia prostatica benigna. Ma anche  Noci, Olio di lino e di girasole, fonte di preziosi acidi grassi essenziali, leggi anche: Semi di zucca per curare la prostata ingrossata.

8.     Spinaci: contengono Vitamina E e beta-carotene, combinazione che può ridurre il rischio di problemi alla prostata

9.     Tra i cibi “esotici” ricordiamo il Guava, frutto tropicale che contiene più licopene di pomodori,  l’ estratto di Cranwberry (ne riparleremo quando tratteremo in futuro delle cistiti), l’uva ursina  e l’estratto liposterolico delle bacche di Serenoa Repens, ma soprattutto su quest’ultimo, che ha dimostrato di migliorare in modo rilevante i segni e i sintomi della prostata ingrossata,  torneremo in una prossima puntata quando tratteremo specificatamente dei farmaci prostatici.

10.  Soia, i cui principi attivi sono simili a quelli dei semi di zucca. Sarà un caso, sarà genetica, ma guarda caso nei paesi asiatici, dove i prodotti di soia si mangiano più frequentemente, ci sono pochissimi uomini con problemi di prostatite o tumore alla prostata.

I 10 ALIMENTI  DA EVITARE PER LA PROSTATA

1. Evitare i cibi che possono aumentare l’acido urico, un prodotto del metabolismo delle purine (eccessi carni rosse); se il livello di acido urico nelle urine è troppo alto, si possono formare dei cristalli dallo stesso acido urico che, accumulati nelle urine o nella prostata possono causare irritazione e infiammazione (per non parlare dei famigeraticalcoli!). Per lo stesso motivo non bisogna abusare di Latticini e alimenti troppo ricchi  di calcio

2. Ridurre irritanti, come caffè, cioccolato, coca-cola, the forte e altre bevande gassate che possono causare irritazione e disidratazione.

3. Fare attenzione degli alimenti che causano allergie o intolleranze alimentari, perché sembra che le allergie possano essere causa di malattie croniche come la prostatite non batterica.

4. Eliminate anche gli abusi di zuccheri raffinati e i cibi fritti.

5. Limitare il consumo di alcol. Gli alcolici hanno un effetto negativo sulla prostatite e può sia scatenare che aggravare un evento; l’alcol provoca disidratazione, una situazione altamente controindicata per chi soffre di prostatite.

6. Evitare i cibi speziati e salati. Gli alimenti che contengono, ad esempio, peperoncino (in realtà il peperoncino meriterà un futuro approfondimento per le sue controverse caratteristiche), pepe o altre salse piccanti, oppure con una forte aggiunta di sale, peggiorano i sintomi di una infiammazione prostatica.

7. Alcuni cibi apparentemente innocui producono un’acidificazione dellle urine, che in alcuni casi peggiora i sintomi irritativi soprattutto uretrali. Alcuni di questi cibi sono:  uva, peperoni, agrumi in genere, aceto ecc

8. Cibi dei fast food, che solitamente sono fritti, ricchi di grassi saturi, colesterolo e zuccheri e poveri di fibre e altri nutrienti essenziali.

9. Carni rosse e lavorate, soprattutto se cucinate alla griglia, perché hanno un’alta concentrazione di elementi tossici tra cui anche cancerogeni.

10. Patatine fritte, (haime! Squisitissime..) che contengono un particolare amminoacido, l’asparagine, che se scaldato ad alte temperature (come succede nella frittura) può formare acrilamide, una sostanza altamente tossica.

A proposito della buffa domanda di apertura sul cetriolo e la prostata  in effetti tanto bene non farebbe (via quei sorrisi un po’ scemo dal viso!!), perché è uno degli alimenti che favorendo la formazione di gas intestinale (assieme a Legumi, Broccoli, Cavolfiori, Verza, Fagioli, Cipolle ecc) può dare quadri colitici a loro volta irritanti per la prostata.

Insomma una nutrizione povera crea un ambiente favorevole per l’apparizione e lo sviluppo delle malattie prostatiche. Una nutrizione adeguata sostiene il sistema immunitario, depaupera le eventuali cellule tumorali e fornisce micro- e macroelementi indispensabili alla buona salute della nostra “cara prostata”.

 

 

“…L’uomo è ciò che mangia…”    Ludwig Feuerbach

Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.

Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzi:[email protected]

 

 

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