LUCCA. “Frates, Avis e Fidas, perché non vi unite?”. La domanda, provocatoria, e’ arrivata da Alan Friedman nell’ultima giornata del Festival del volontariato, chiuso oggi a Lucca con l’incontro “Ritorno a Babele. Oltre le diversita’, strumenti per una comunicazione condivisa dei valori”, moderato proprio da Friedman, dove si e’ parlato della donazione del sangue dedicata e di temi collegati, dalla comunicazione all’interculturalita’.

“La donazione gratuita in Italia e l’autosufficienza del sistema del sangue – ha detto il giornalista – e’ un altro motivo per amare l’Italia”. E, interpellando i rappresentanti di Avis, Fratres e Fidas (le tre associazioni piu’ importanti tra i donatori di sangue), li ha esortati a lavorare di piu’ insieme, superando le differenze.

I quattro giorni del Festival del Volontariato, dove e’ stato lanciato anche il nuovo network di eventi italiani del terzo settore (i ‘Cantieri del bene comune’), hanno visto avvicendarsi a Lucca il cuore pulsante dell’associazionismo italiano, con tanti interventi da parte delle istituzioni. Molti anche gli esponenti del governo che, primo fra tutti il presidente del Consiglio Matteo Renzi, hanno voluto confrontarsi con una realta’ fondamentale per il Paese Italia.

Ieri lo spettacolo degli sbandieratori della Compagnia dei Balestrieri di Lucca in piazza San Michele e in serata l’ultimo appuntamento con lo spettacolo teatrale di Giobbe Covatta nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte per il cartellone dei ‘Teatri dei perché”.

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