“La Cna è disposta a collaborare con Viareggio per aiutare il Carnevale”

VIAREGGIO. “La lettera appello alla città del Sindaco Betti è sicuramente raccolta dalla nostra associazione che ovviamente è disponibile a dare il proprio contributo di idee, conoscenze e professionalità. Del resto lo abbiamo già fatto anche su altri temi, uno per tutti quello relativo al rilancio del porto e della nautica”.

Lo scrive il Presidente di Cna Lucca, Luca Poletti.

“Mi permetto di evidenziare che questo tipo di appelli hanno una valenza se seguono metodo di lavoro, programmi e fatti. Parliamoci chiaro: la situazione economica dell’ente è specchio di una città che, sul piano locale, sta pagando più di altre la portata della crisi. Scelte sbagliate o non fatte, una gestione non oculata delle risorse, l’idea che la città avrebbe comunque vissuto di luce propria o dei fasti del passato, hanno contribuito a determinare negli ultimi anni un costante declino. Oggi è inutile piangere sul latte versato, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare.

CNA è disponibile purché si metta in piedi, sulle questioni più importanti, un metodo di lavoro che porti a rendere operativi, e in breve tempo, progetti concreti su cui lavorare. Uno di questi temi ovviamente è il Carnevale, anima e storia della città. Su questo specifico punto mi permetto di evidenziare alcune questioni:

1. Il Carnevale deve riuscire a coinvolgere maggiormente la città, in tutte le sue articolazioni sia sul piano economico che della partecipazione: l’evento, se vuole anche attirare sponsor, deve essere oltre che di qualità, vissuto in modo pieno dall’intera città; su questo dobbiamo chiederci come coinvolgere maggiormente nella gestione i soggetti che possono fungere da motore di coinvolgimento e rilancio, come ad esempio le associazioni.

2. La manifestazione per l’importanza che ha assunto e per l’impatto economico necessita di un livello organizzativo e manageriale tale da chiederci se oggi non siano necessari un assetto e un’organizzazione diversa da quella attuale, molto legata al contributo pubblico e poco incline ad innovare il proprio raggio di azione.

3. Serve un progetto di internazionalizzazione del carnevale e in questo senso l’appuntamento dell’Expo non deve essere trascurato, anzi potrebbe divenire punto di promozione importante, perché senza relazioni non si riesce, per esempio, ad attivare i finanziamenti come quelli provenienti dall’Unione Europea.

4. La Cittadella, costata molte risorse pubbliche, è una struttura bellissima e unica nel suo genere: ospita i maghi della cartapesta, che sono di fatto aziende artigiane, e si presta anche a eventi di varia natura. Uno spazio poco sfruttato, per certi versi abbandonato, che potrebbe portare risorse al Carnevale. Non solo: se ben organizzata e promossa la Cittadella attirerebbe clienti e commesse per i carristi ben oltre i confini del Carnevale e questo ovviamente ridurrebbe l’impatto dei costi pubblici sulla manifestazione. Dunque se si taglia lo si deve fare creando le condizioni affinché le aziende legate al Carnevale trovino nuovi sbocchi e opportunità. I soli tagli senza un progetto complessivo rischiano di impoverire e azzerare le professionalità e questo sarebbe inaccettabile.

Queste sono solo alcune idee e considerazioni solo per dire che ognuno di noi è in grado di fare la propria parte se opportunamente coinvolto in un sistema di relazioni dinamico e concreto su cui è necessario lavorare fin da subito”.

 

 

 

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