VIAREGGIO. Al processo che prenderà il via il 17 e 18 settembre prossimi a Grasse in seguito alla morte del giovane viareggino Daniele Franceschi, che era detenuto nel carcere francese, e avvenuta per cause misteriose, fra i testimoni che verranno ascoltati (e questa è una novità che per la prima volta emerge), ci sarà anche una guardia penitenziaria del carcere di Grasse.

“Per la prima volta si è appreso di questa novità – dice Aldo Lasagna – uno dei legali della famiglia, leggendo gli atti, viene evidenziato questo fatto e riteniamo sia un fatto importante. Risulta che la guardia fu redarguita dopo che aveva segnalato le condizioni di salute di Daniele, quando accusò il malessere all’interno del carcere che poi con le complicazioni che sono emerse in seguito, purtroppo l’hanno portato al decesso. Questa testimonianza, insieme alle altre, che sono state inserite nel dibattimento presso il tribunale francese di Grasse, sono sicuramente importanti”.

Per omicidio colposo sono imputati il medico del carcere e due infermiere, mentre l’ospedale civile di Grasse dovrà rispondere civilmente e dal punto di vista risarcitorio. In Francia la pena per i presunti responsabili della morte di Daniele Franceschi è di cinque anni.

La famiglia e i legali intendono ringraziare l’ex sindaco di Viareggio, Luca Lunardini e l’ex presidente del consiglio provinciale, Giovanni Gemignani, che sono soddisfatti dopo le scetticismo iniziole delle attenzioni anche mediatiche sul caso.

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ultimo aggiornamento: 25-04-2014


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