STAZZEMA. “L’AGCOM con la delibera 49 del 2014 ha deciso l’avvio di un nuovo piano di razionalizzazione del servizio postale che prevede la chiusura di molti uffici in base al criterio della diseconomicità. Quindi dopo i tagli del 2012 c’è attendersi la cancellazione di altri uffici postali storici, soprattutto in zona montana, e questo in spregio alla logica del servizio universale che è di tutela proprio di quelle situazioni antieconomiche, grazie al principio del mantenimento dei servizi oltre le logiche di mercato”.

Lo scrive Gian Piero Lorenzoni, consigliere comunale della Lista Civica “Luce a Stazzema”.

“Secondo PT Italiane sono più di 1000 gli uffici unici di Comune che risulterebbero diseconomici o a bassissima operatività, localizzati in contesti territoriali poco sviluppati.

Di tutto questo nessuno ne parla e si corre il rischio di chiusure improvvise quando il piano, appena chiusa la consultazione elettorale, che certamente rallenta le decisioni, verrà approvato.

Vogliamo sperare ed auspichiamo che gli uffici postali di Stazzema non rientrino nei tagli tenuto conto della numerosa popolazione anziana e di un servizio di trasporto pubblico carente.

Auspichiamo inoltre che la disciplina della distribuzione dei punti di accesso alla rete postale preveda criteri che tengano conto del rapporto tra uffici postali per località e abitanti ed in base alla natura urbana o montana delle zone interessate.

La scarsa trasparenza che viene data al problema non ci lascia tranquilli e ci preoccupa il silenzio delle istituzioni che, come sembra, preferiscono tacere.

Chiediamo al sindaco di conoscere pubblicamente come stanno le cose e se ha  formulato le proprie osservazioni, debitamente motivate, per l’indispensabile mantenimento degli uffici postali di Stazzema”.

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ultimo aggiornamento: 05-05-2014


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