VIAREGGIO. “Sia chiaro: il presidente del consiglio comunale di Viareggio, Giuseppe Vannucchi, è una brava persona. Me ne sono reso conto anch’io che non lo conoscevo. Ma, nella veste istituzionale che ha deciso di ricoprire, si trova davvero in grande difficoltà e annaspa ogni giorno di più facendo un errore dietro l’altro”. Lo sottolinea Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Già sappiamo che la maggioranza del consiglio comunale – 13 consiglieri su 25 – preferirono uscire dall’aula piuttosto che votarlo e che, nonostante questo, il bravo e obbediente Vannucchi chinò ugualmente la testa ‘usurpando’ un ruolo che così palesemente non gli era stato riconosciuto dal consesso consiliare cittadino. Tale peccato originale lo ha reso politicamente debolissimo e costretto in una ridotta marginale che va poco al di là della direzione del traffico consiliare, anche se lautamente pagata come sussurrano alcuni suoi alleati con lingua malevola.

“Lo si nota tutte le volte che c’è da decidere quando fissare il consiglio comunale e cosa mettervi all’ordine del giorno. Prima decide una data, poi cambia idea, poi magari si rimane fermi senza più saperne nulla. L’abbiamo visto con il regolamento per gli intrattenimenti musicali, dove prima fu teutonicamente inflessibile e poi, messo in difficoltà e tradito dal suo assessore di riferimento, è stato costretto a fare marcia indietro, per poi non saperne più nulla di nulla.

“Lo abbiamo visto con il consiglio comunale aperto sulle antenne quando prima ha fatto di tutto per non farlo e poi, costretto dalla legge a tenerlo, lo ha organizzato male, senza concordarne le modalità in Conferenza Capigruppo e finendo per essere bacchettato dallo stesso vicesindaco davanti a tutti in consiglio comunale perché aveva permesso il dibattito. Quando vi sono le Conferenze Capigruppo è proprio un pesce fuor d’acqua arrivando, come è successo con il sottoscritto, a dover chiedere scusa davanti a tutti per qualche atteggiamento davvero fuori luogo.

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“Stamani ne ha combinata un’altra. Con un sussulto di orgoglio, ha deciso di fare di testa sua e senza avvertire i capigruppo – almeno non il sottoscritto – ha convocato la riunione per lunedì 9 giugno alle 12. Non si è accorto, o nessuno dei suoi presidenti lo ha informato, che vi erano già fissate la Commissione Ambiente alle 9 e la Commissione Commercio alle 10.

“Insomma: chi lavora lunedì deve chiedere le ferie se vuole mantenere fede al suo impegno di consigliere comunale. Però poi, per quanto lo riguarda almeno, si concede tempi ben più lunghi per adempiere ai propri doveri: il 7 maggio scorso presentai in consiglio comunale un’interrogazione rivolta a lui con la quale, dopo aver evidenziato la crisi istituzionale del consiglio comunale, chiedevo al presidente del consiglio quali rimedi e determinazioni intendeva assumere a tutela della dignità del consiglio e del buon funzionamento dell’organo, con particolare riferimento all’organizzazione dei lavori.

“Malgrado sia trascorso il limite massimo di trenta giorni nel quale rispondere, il bravo Vannucchi si è guardato bene dal rispondermi, confermando che del rispetto del consiglio gli interessa assai poco.

“Concludo, confermando che Giuseppe Vannucchi è una brava persona e che, visto il modo imbarazzante con il quale svolge il suo ruolo, non merita di farsi dire dietro che continua a stare lì per lo stipendio. Non lo merita proprio”.

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