VIAREGGIO. “Diciamoci la verità: quella locandina sparsa davanti a tutte le edicole di Viareggio e di Torre del Lago, con l’appello della mamma del sindaco Leonardo Betti che invita il figlio a dimettersi, almeno a prima vista ha fatto fare delle grasse risate a tutta la città che mai si sarebbe aspettata tanta sincerità familiare”. Così scrive Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Una storiella buona per il Gabibbo e per le telecamere di ‘Striscia La Notizia’, decisamente meno per gli alti dignitari di Dubai che, solo pochi giorni or sono, pensavano di aver trattato il futuro del porto con il primo cittadino della capitale mondiale della nautica senza sapere di dover fare i conti con Patrizia Luwereins (la madre di Betti, ndr).

“Del resto si sa, ‘chi fa più di mamma t’inganna’ e anche per questo motivo il figlio potrebbe prendere in seria considerazione quell’appello che, a dire la verità, già in tanti viareggini hanno esternato sin dall’inizio dell’anno.

“Semmai – e qui si comincia a rientrare nell’ambito di una valutazione politica seria – meno divertenti sono le ulteriori considerazioni che la spassionata signora rivolge nei confronti dei viareggini affermando che gli sforzi del ‘povero’ Leonardo sarebbero mal riposti perché non meritati dai cittadini: difficile pensare ad una zappata sui piedi più dolorosa per un sindaco.

“Ad ogni modo, se il problema fossero solo le colorate esternazioni della madre, si potrebbe ancora prenderla a ridere nella città del Carnevale. Purtroppo il problema sono i debiti del Comune – 50 milioni ad oggi e su su – e la sensazione che questa giunta non abbia la più pallida idea di come fare ad affrontare tale urgenza, finendo per rinviare sempre al giorno dopo ogni ipotesi di soluzione.

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

“Come è successo ieri: a quanto si dice, finita la drammatica conferenza stampa, tutti al mare a bere e divertirsi. Non per nulla sono tutti in rivolta a Viareggio, tutti arrabbiati.

“Lo sono i carristi che vedono la manifestazione sull’orlo del fallimento e si sentono presi in giro proprio da coloro che per carpire il voto di Burlamacco vanno a tutti i corsi e si mascherano ostentando fede carnescialesca incrollabile. Lo è l’amministratore della Versilia Centro Congressi (Riccardo Cima, ndr) che è passato da ‘gran visir della consulenza del sindaco’ a sfrattando e scomodo inquilino della struttura turistica più importante della città.

“Lo sono le categorie economiche che, già iniziata la stagione estiva, non hanno visto ancora lo straccio di una soluzione a loro cara. Lo sono i dipendenti comunali, privi di un punto di riferimento e ormai allo sbando, con il timore di non ricevere lo stipendio alla fine del mese successivo. Lo sono i cittadini, tutti, che vedono davanti a loro un lungo periodo con tasse altissime e servizi ridotti all’osso.

“È chiaro che in questo modo non si può andare avanti. Basta guardare il viso dell’assessore al bilancio, prossimo all’urlo di Munch, per capire che questa giunta non è in grado di affrontare da sola il lungo e difficile percorso di risanamento. Tantomeno in un tale quadro di montante sfiducia giornaliera.

“Più volte ho sostenuto la necessità della formazione di un governo cittadino di salute pubblica, rappresentativo di tutte le forze presenti in consiglio comunale, che possa, tutti insieme e nessuno escluso, affrontare al meglio, o alla meno peggio se si preferisce, questo travaglio. Non sono stato il solo a dirlo ma anche riferimenti cittadini autorevolissimi.

“Torno a sostenerlo e a chiedere al sindaco un gesto di responsabilità che metta da parte lo spirito di parte a vantaggio dell’interesse comune. Sono certo che, se ci riflette bene, potrebbe convincere anche la sua mamma”.

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