VIAREGGIO. Una delibera “illegittima”, “che rischia di danneggiare il Comune” e che “manca dei criteri di esigibilità e proporzionalità”. I gruppi consiliari di minoranza – Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago, Viareggio Tornerà Bellissima, ma c’è anche l’adesione di Sel – attaccano la giunta Betti sul provvedimento adottato dalal giunta Betti in materia di Tari e Tasi, le imposte sui rifiuti e sui servizi indivisibili incluse assieme all’Imu nell’Imposta unica comunale (Iuc).

La delibera fissa il termine dei pagamenti al 31 luglio e al 30 settembre. In particolare, “il 50% dei 10/12 di quanto dovuto a titolo di Tares nell’anno solare 2013 dovrà essere versato entro il 31 luglio e un ulteriore 50% dei 10/12 entro il 30 settembre”. E poi c’è il saldo a fine 2014. In caso di versamento in unica soluzione, la scadenza è fissata per il 31 luglio.

“La Iuc è stata introdotta senza il contratto di Mo.Ver., in quanto quello vecchio è scaduto e non è stato rinnovato, e in assenza sia del bilancio consuntivo 2013 che del preventivo 2014”, è l’accusa di Alfredo Trinchese del Movimento 5 Stelle. “Qui mancano due criteri fondamentali, in particolare la proporzionalità tra il servizio usufruito e quello pagato”.

“Conosco svariate persone che sono già disperate all’idea”, afferma Rossella Martina di Viareggio Tornerà Bellissima. “Qui si chiede ai cittadini di anticipare soldi ‘a babbo morto’: se la prima scadenza è fissata al 31 luglio, quando arriveranno i bollettini? E che ne sarà delle attività commerciali, già messe in ginocchio dalla crisi?”.

Per Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini, poi, questa è una “delibera nella delibera, impostata sulla riorganizzazione della Viareggio Patrimonio Srl: per me era più logico presentare due distinte delibere”. Pensiero, questo, condiviso da Antonio Cima di Forza Italia: “Fatico a credere alle rassicurazioni che i bollettini saranno recapitati il 20 luglio. Assurdo, poi, che di fronte al taglio delle risorse per i Comuni si decida di alzare le imposte, anziché abbassarle. Diventeremo la città più tassata d’Italia”.

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