VIAREGGIO. “In questi mesi siamo stati in silenzio, ma ciò non vuol dire che non abbiamo visto e ascoltato”. Luigi Troiso ed Emiliano Favilla, consiglieri comunali di maggioranza – il primo di Viva Viareggio Viva, il secondo della Federazione della Sinistra -, prendono posizione sul duro intervento della consigliera comunale del Pd Sandra Mei all’indirizzo della maggioranza.

“Siamo stati in silenzio di fronte alle continue tensioni che settori del principale nostro alleato, il Partito Democratico, hanno creato in questi mesi per mettere in continua difficoltà l’amministrazione guidata dal sindaco Leonardo Betti. Siamo stati in silenzio per rispetto nei confronti del nostro sindaco perché condividiamo l’obiettivo che ci siamo dati più di un anno fa di far ripartire questa città dal baratro nel quale una giunta di centrodestra e un successivo commissariamento l’hanno cacciata. Siamo stati in silenzio perché crediamo nel lavoro di squadra, di un gruppo di lavoro collettivo che si è candidato a governare questa città, ha vinto le elezioni e avrebbe dovuto proseguire unito e compatto nel suo intento. Siamo stati in silenzio perché abbiamo condiviso un programma elettorale solo un anno fa e rispetto a quello, nonostante le difficoltà oggettive che ci sono, non abbiamo cambiato l’idea di governo per Viareggio.

“I partiti e i movimenti che abbiamo alle spalle condividono il percorso che abbiamo fatto in questi mesi, ma credono pure – e noi siamo con loro – che sia venuto il momento di dire basta ai balletti.

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“Da gennaio a oggi abbiamo visto una parte minoritaria del Pd mettere continuamente i bastoni tra le ruote all’amministrazione Betti: abbiamo letto attacchi in rapida successione sul cambio di giunta di gennaio, sul nuovo presidente del consiglio, sulla sicurezza di piazza Dante, sul contratto Mo.Ver., sulle antenne, sui pensionamenti, su una mostra fotografica, sugli affidamenti degli impianti sportivi, sulle prospettive di risanamento del Comune. A questo si aggiungono assenze chirurgiche dal consiglio comunale e dalle Commissioni – vedi quella di ieri sul Regolamento di Polizia e Decoro Urbano – e, in ultimo, un attacco senza precedenti al presidente del consiglio, anticipato non a caso sul blog di una consigliera di opposizione prima che coi ‘colleghi’ di maggioranza.

“Uno stillicidio continuo, quasi settimanale, di attacchi, di puntualizzazioni, di detti e di non detti, che prima pensavamo fossero veramente solo sul merito, dettati dalle diverse sensibilità che albergano in un grande partito quale è quello democratico – che pure noi, ogni tanto, abbiamo condiviso -, ma che poi, a lungo andare, nel loro insieme si rivelano strumentali, fatti ad arte solo per far cuocere in padella, a fuoco lento, il sindaco.

“Oggi siamo arrivati al capolinea e crediamo sia giunto il momento di denunciare il grande film di cui la senatrice Manuela Granaiola, con il suo braccio destro Sandra Mei attrice principale, via via spalleggiata da questo o quel consigliere di maggioranza in buona fede e più sensibile a tematiche specifiche, sta curando la regia con una serie di attori secondari dell’opposizione e degli ex assessori della giunta Betti. Obiettivo mai dichiarato ma ormai evidente è far cuocere a fuoco lento la giunta Betti, portare la città verso il dissesto finanziario, costringere il sindaco alle dimissioni e, magari, portare in trionfo la senatrice sulla poltrona di primo cittadino, visto che in un Senato radicalmente riformato per lei non ci sarà più posto. Dando per scontato – errore che il Pd ha già fatto in altre città toscane – che far questo può significare, oltre a un lungo commissariamento devastante, consegnare la città alla destra.

betti mannino“Noi non ci stiamo a questo gioco. Viareggio non ha bisogno di questi giochetti, di queste trame, ma di un sostegno unitario a un sindaco che ha preso un compito ingrato e difficilissimo come quello di ripianare un debito colossale che ha ereditato e mettere in atto quelle discontinuità che portino il bilancio in pareggio, prendendosi pure la responsabilità politica per i tagli che inevitabilmente sarà necessario fare, con l’attenzione alle parti sociali più deboli che da sempre ci deve caratterizzare.

“Viareggio ha bisogno di questo e se il Partito Democratico, nel suo insieme, non ha la capacità di restare unito intorno al sindaco che ha espresso, allora è bene davvero che rinunci a governare questa città e passi la mano. Il Partito Democratico, noi crediamo, deve prendere atto delle difficoltà che ha al proprio interno e risolverle al più presto, perché tra non molto in Consiglio Comunale passeranno atti di vitale importanza per questa città tra cui, in primis, il bilancio consuntivo e quello preventivo.

“È per questo che oggi noi ci sentiamo di rivolgere al Partito Democratico un appello forte: o troverà unità al proprio interno e risolverà i propri conflitti, palesi o sotterranei, oppure inevitabilmente noi ne dovremo trarre le dovute conseguenze”. Vale a dire? Uscire dalla maggioranza?

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ultimo aggiornamento: 24-07-2014


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