VIAREGGIO. Il risanamento del disavanzo di bilancio da 53 milioni di euro – ma, lo ripetiamo, potrebbero essere molti di più – proclamato dal sindaco Leonardo Betti pochi giorni fa si è già arenato: ieri, nel corso di una giunta, non è infatti passato il piano per il prepensionamento dei dipendenti, inclusi alcuni dirigenti tra cui quello ai lavori pubblici Riccardo Raffaelli, proposto dall’assessore alle finanze Lorenzo Bertoli.

Sulla vicenda è intervenuto Simone Traina, coordinatore del circolo di Sel ‘Libertà è partecipazione’, che scrive: “Mercoledì sera il consiglio comunale ha ascoltato le relazioni della commissione di indagine sui presunti poteri forti: sia la relazione di maggioranza che quella di minoranza arrivano alla conclusione che nel comune di Viareggio non si registrano pressioni di poteri forti e che non sono stati riscontrati comportamenti illegittimi.

simone traina“Sulla legittimità dei comportamenti non vogliamo dubitare – anche se mal rientra in questo quadro l’accenno fatto a sermone dirigenziali regolarmente protocollate in bianco -, ma ci permettiamo di continuare a pensare che i poteri forti esistano e, come ha detto il consigliere del Pd Stefano Genick, siamo profondamente incardinati nell’amministrazione. Non si spiegherebbero altrimenti alcuni comportamenti del tutto privi di senso apparente. Come nell’ultima seduta della giunta, quando l’assessore Bertoli, cui rinnoviamo la stima, si è visto mettere in minoranza e il piano dei prepensionamenti è stato ancora una volta bloccato: in questo modo, le parole del segretario del partito democratico pronunciate a riguardo in consiglio comunale sono state prontamente smentite dai suoi assessori.

“Com’è possibile che a fronte di un debito complessivo che si aggira intorno ai 90 milioni si possa giustificare il blocco di un provvedimento che porterebbe un risparmio di 20mila euro a settimana? Come è possibile quando si preferisce invece aumentare le rette degli asili nido?

Foto Versiliatoday
Foto Versiliatoday

“Il piano dei prepensionamenti riguarda forse qualche dirigente intoccabile che, come la relazione del Mef ha certificato nero su bianco, ha lavorato in modo quantomeno discutibile? Questo ennesimo provvedimento cestinato da una giunta sempre più affossata nella palude rischia di vanificare il lavoro di trasparenza sui conti fatto da Lorenzo Bertoli.

“Come si può chiedere ai consiglieri comunali di votare un bilancio quando non vengono attuati quei provvedimenti che porterebbero un immediato risparmio per l’ente, come il piano dei prepensionamenti e il taglio dei contratti di servizio Sea e Mo.Ver.? Atti, questi, che uniti alla modifica della macrostruttura portarono alla cacciata degli assessori Laura Servetti e Gloria Puccetti: sarà un caso?

“Su questo, ritardi e stop ormai impossibili da giustificare se non arrampicandosi sugli specchi; su altro, come la Tari, le esenzioni e le rette dei nidi, una sorprendente efficienza. Traiamone le dovute conclusioni”.

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ultimo aggiornamento: 01-08-2014


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“Troppe faide nella maggioranza, la giunta Betti non può gestire il disavanzo”