VIAREGGIO. Quello che per mesi è stato un sogno, un azzardo, un argomento oggetto di riunioni su riunioni sta per diventare una splendida realtà: Viareggio si accinge a farsi trascinare nel giocoso vortice della Notte delle Maschere, la sfilata di carri che invaderà i viali a mare sabato sera. Nulla di nuovo, in verità: già negli anni passati l’ex presidente della Fondazione Carnevale aveva lanciato – e vinto – la sfida del Carnevale estivo. Ma questa, come scriveva Rudyard Kipling, è un’altra storia. E merita di essere raccontata.

Avanti popolo. Se è vero che il Carnevale è una festa popolare – e dunque anche cultura, certamente popolare, ma pur sempre cultura -, i “folli” (in senso buono, ci mancherebbe altro!) ideatori della Notte delle Maschere ne hanno afferrato sapientemente il senso. Perché è vero che i Carnevalari, gli Amici di Burlamacco e i carristi hanno avanzato la loro proposta alla Fondazione e quest’ultima l’ha sposata, è altrettanto vero che se i giganti di cartapesta incanteranno i turisti sui viali a mare è merito di quei viareggini che hanno finanziato l’uscita acquistando oltre 500 magliette e più di 3mila braccialetti. E guai a dimenticare le oltre 100 attività commerciali che hanno versato un contributo minimo di 50 euro. Questa volta, il Carnevale nasce veramente dal basso, dal popolo. Che non è più solo quello di Burlamacco.

Foto Paolo Mazzei
Foto Paolo Mazzei

Viareggio è il Carnevale. Per Stefano Pasquinucci, presidente della Fondazione, “questa è un biglietto da visita per i corsi mascherati invernali ma soprattutto un messaggio a tutti noi che oggi più che mai il Carnevale va visto come una risorsa, un patrimonio e non qualcosa di esterno alla città. Anzi, è una bellissima opportunità. Chi ha ideato questa sfilata ha concepito un evento non contro qualcuno ma a favore dei viareggini”. E Glauco Dal Pino, assessore alla cultura, si lascia andare ai rimpianti: “Se fossimo stati capaci di cogliere già qualche anno fa questo spirito incarnato dai promotori, probabilmente, oggi la situazione del Carnevale non sarebbe così critica. Certo, è un momento delicato. Ma noi dobbiamo essere ottimisti e difendere questa manifestazione che è identitaria della città”.

Il programma. I cinque giganti di cartapesta – nell’ordine “Scherzo di Carnevale” di Jacopo Allegrucci, “Hysteria” di Lebigre-Roger, “Revolution” dei fratelli Cinquini, “Figli di un Dio minore” di Roberto Vannucci e “Un carro…armato di allegria” di Massimo Breschi, più il complesso di apertura – inizieranno la loro lunga marcia verso i viali a mare alle ore 20,30. Usciti dalla Cittadella si immetteranno sul viale Einaudi per poi entrare alle ore 21 sul viale Belluomini. Qui i giganti accoglieranno i figuranti e inizieranno la loro esibizione. Alle ore 21,40 è previsto l’ingresso in piazza Maria Luisa.

I carri proseguiranno la sfilata sul viale Carducci fino all’incrocio con via Leonardo da Vinci: qui svolteranno sulla Passeggiata a mare per dirigersi verso piazza Mazzini, seguendo il tradizionale senso di marcia dei corsi mascherati. L’ingresso sul Belvedere delle Maschere è previsto attorno alle ore 22,30. I carri vi rimarranno per un’ora circa, esibendosi al meglio in tutte le coreografie e movimenti. Il rientro in Cittadella è previsto alle ore 1,30. Alla sfilata parteciperà anche una piccola mascherata di gruppo realizzata dai giovani Alessandro Vanni e Daniele Chicca.

Foto Brunella Biagi
Foto Brunella Biagi

Aspettando i carri. Per chi si troverà in Passeggiata già prima dell’invasione dei carri non mancheranno i momenti di svago: il Bar Galliano in piazza Maria Luisa organizza un aperitivo-cena in compagnia delle maschere del carro dei fratelli Bonetti, che sfileranno nel corteo di apertura, e anche il Bar Eden si sta attrezzando in tal senso. Al Bagno Perla del Tirreno, nei pressi dell’orologio, l’aperitivo sarà accompagnato dal celebre complesso musicale dei Masnada che suonerà le più belle canzoni di Carnevale.

Gli stessi Masnada che erano stati proposti per intrattenere la platea in piazza Mazzini in attesa dell’arrivo delle costruzioni. Ma la Fondazione ha preferito altre soluzioni: “Nulla di personale contro i Masnada che, anzi, ho ringraziato”, spiega Pasquinucci. Inizialmente Palazzo delle Muse aveva pensato a posizionare un palco e uno schermo per trasmettere un video promozionale del Carnevale. “Purtroppo, trattandosi di un pubblico spettacolo, avremmo dovuto presentare una richiesta alla Commissione di Sicurezza comunale con almeno 30 giorni di preavviso e ormai eravamo fuori tempo massimo”. Alla fine non ci sarà nessun spettacolo in piazza Mazzini: “La particolarità del nostro Carnevale è l’essere uno spettacolo itinerante, senza barriere, dove il pubblico può spostarsi tra un carro e l’altro. Vogliamo valorizzare questo aspetto”. E sfilata sia, allora. Anche tra gli ombrelloni e in costume da bagno. Con buona pace di chi, proprio a Palazzo delle Muse, si intestardisce nel propugnare il concetto che il Carnevale debba svolgersi solo a Carnevale…

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