VIAREGGIO. L’ipotesi inizialmente scongiurata dal sindaco Leonardo Betti, alla fin fine, ha preso corpo: la Fondazione Carnevale di Viareggio rimane in piedi ma sarà commissariata dalla Regione Toscana. Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi, lo ha confermato questo pomeriggio il governatore Enrico Rossi appena uscito dal faccia-a-faccia con il primo cittadino in municipio.

Rossi c’è. Vien quasi voglia di rispolverare la storica frase del giornalista televisivo Guido Meda riferita a un altro Rossi, quel Valentino idolo degli appassionati di motocicletta, per parlare del Rossi toscano. Che di nome fa Enrico e che, in qualità di presidente della Regione, corre in soccorso di Burlamacco. Dopo le dimissioni di Stefano Pasquinucci da presidente del cda – a proposito: che fine farà il presidente onorario Dario Fo? – la Fondazione passa dunque sotto la gestione di un commissario, esattamente come nel 1992. “Questa è la strada migliore, lo strumento più veloce per arrivare a decisioni più tempestive”, spiega Betti. “Ripristinare cda e cdi ci avrebbe portato via tempo prezioso. Ora possiamo dire che il Carnevale 2015 si farà”.

Der Kommissar. Il nodo sul nominativo verrà sciolto presto, prestissimo. “In settimana”, dichiara laconico Betti. Che aggiunge: “Nomi non ne sono stati fatti con Rossi. Se sarà retribuito? Per legge i legali rappresentati delle fondazioni non possono percepire compensi, quindi immagino che sarà così anche per il commissario che gestirà il Carnevale: lo verificheremo nei prossimi giorni”. Gli attuali vertici della Fondazione Carnevale saranno azzerati, e dunque usciranno di scena il presidente del cdi Gualtiero Lami e la consigliera Patrizia Lombardi. Anche se “il commissario potrà essere affiancato dai soggetti che riterrà più opportuni”.

Foto Versiliatoday
Foto Versiliatoday

Il cronoprogramma. La nomina del commissario farà da prologo a un percorso da completare in tempi stretti: “Aspettiamo che il commissario faccia chiarezza sui conti e ci dica quali interventi sono necessari, poi daremo la certezza che i debiti pregressi verranno pagati: la Regione non si tira indietro ed è pronta a fare la sua parte”, assicura Rossi. Per la cronaca: servono 900mila euro per scongiurare la chiusura della Fondazione. Che rimarrà in piedi, con tutti i suoi dipendenti. “Ma partiremo subito con una profonda riorganizzazione”, annuncia Betti.

Da Firenze a Roma. Rossi cita anche l’iniziativa di questa mattina in Darsena: “Per il 2015 il commissario predisporrà un bilancio preventivo all’insegna della sobrietà, anche se l’idea di un Carnevale sobrio è un ossimoro: parliamo di un’attività che crea un indotto per la città e fa parte dell’identità della Toscana. So di alcuni ragazzi che hanno scritto ‘Viareggio è il Carnevale’ sul muraglione: questa frase è vera”. Poi l’attenzione si sposta su Montecitorio e Palazzo Chigi: “Chiediamo un aiuto al Governo per il 2015, tant’è che ho già parlato con i senatori Granaiola e Marcucci per far inserire il Carnevale nel Fondo Unico per lo Spettacolo”.

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“Bisogna slegare il Carnevale dalla politica, la Fondazione sia eletta dai cittadini”

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