VIAREGGIO. Poco più di una settimana fa aveva “rimesso il mandato” nelle mani del sindaco Leonardo Betti, che poi lo aveva pubblicamente confermato. Stavolta, invece, si tratta proprio di dimissioni: Stefano Pasquinucci non è più il presidente del cda della Fondazione Carnevale. E con lui escono di scena tutti i consiglieri d’amministrazione.

È il triste epilogo di un mandato iniziato nemmeno un anno fa. Una presidenza che era partita con un Carnevale da organizzare in quattro e quattrotto ma anche con grande entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. E, quasi a chiudere il cerchio, Pasquinucci sembra ripetere gli stessi concetti di allora: “Il Carnevale deve essere un punto di riferimento per il futuro della nostra città”. Con la differenza che al timone non ci sarà più lui.

“Non vogliamo alzare bandiera bianca, ma vogliamo mandare un messaggio alla città. Abbiamo l’obbligo di fare il possibile per salvare il Carnevale e far capire a noi stessi e alle istituzioni quanto possa essere importante per la città e la Toscana”. Le dimissioni sono “un gesto non facile e certamente non voluto, perché noi eravamo disponibili a continuare”. Pasquinucci esige “verità” e “chiarezza” dall’amministrazione Betti. Di più: chiede “certezze, condivisioni, coinvolgimento e anche coraggio”.

stefano pasquinucciFino a questo punto, Pasquinucci gioca in punta di fioretto. Poi non riesce più a domare la rabbia che cova dentro di lui: “Mi dispiace che non sia stato capito che la Fondazione Carnevale era a disposizione per fronteggiare le difficoltà del Comune. E mi fa male venire a sapere che a novembre molti erano a conoscenza delle disastrate casse comunali. Anzi: in una lettera del 13 settembre 2013 l’allora ragioniere capo Maurizio Nieri lo aveva lasciato intendere. Il sindaco dice che non sapeva nulla, ma non voglio entrare nel merito…”.

A primavera la situazione si è comunque manifestata in tutta la sua drammaticità: “Ricordo ancora l’incontro che ci fu il Venerdì di Pasqua con il ragioniere capo Santoro in municipio. Non solo disse che il Comune non poteva erogare il terzo dodicesimo che ci avrebbe consentito di pagare i carristi, ma parlò anche di dissesto. Io avevo consigliato al sindaco di uscire e convocare subito una conferenza stampa per dire che non c’erano soldi e aprire una fase nuova, all’insegna della collaborazione, per gestire il dissesto”.

Pasquinucci tira in ballo anche i carristi: “Ricordo il loro appello alla vigilia del consiglio comunale sull’approvazione del bilancio 2013: chiedevano di evitare il commissariamento, di sostituire i consiglieri dimissionari, ma non di azzerare la Fondazione come avevo letto su un quotidiano. Anzi, erano disposti a venire insieme a me a parlare con Betti”. Poi succede qualcosa: “Vengo a sapere che Umberto Cinquini, carrista di cui ho stima, dice al consigliere Renato Baldi che bisogna azzerare tutto e cambiare. Gli scrivo e ci vediamo qualche giorno dopo, io e lui da soli. E mi comunica che era stato deciso di sostituire i vertici della Fondazione.

Fotomania
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“La mia ‘colpa’ è stata quella di fare gioco di squadra e difendere i consiglieri. Lunedì sera, quando ci siamo visti con Betti, non mi sono dunque piaciute le insinuazioni su certi consiglieri che avrebbero parlato male di me alle mie spalle. Come non mi ha fatto piacere la presenza del sindaco, che non era prevista…”.

E ora? “Leggo che si pensa di liquidare la Fondazione. Per me è una follia, un rischio che non possiamo correre: equivarrebbe ad ammettere l’impossibilità di garantire la continuità amministrativa, a vendere le carrette dei carri che sono il patrimonio della Fondazione. Significa uccidere il Carnevale”.

Pasquinucci conclude con una frecciatina: “Avevamo già intavolato le trattative con due potenziali finanziatori, di cui uno straniero, per mettere in piedi un progetto triennale. E poi, grazie ai 200mila euro arrivati dalla Regione, erano già pronti gli assegni per versare le ultime spettanze ai carristi. Però l’entrata in vigore del nuovo statuto, che imponeva la riconferma delle cariche non ancora avvenuta, ha bloccato tutto”.

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