STAZZEMA. Il Consiglio Comunale di Stazzema approverà nel corso della seduta di martedì 9 settembre il regolamento e le aliquote per il pagamento della TASI. Questo tributo è applicato a tutti i proprietari e possessori di fabbricati, comprese le abitazioni principali, e và a coprire i costi dei cosiddetti servizi indivisibili, come pubblica illuminazione, viabilità, manutenzione del patrimonio. La proposta di delibera che l’Amministrazione Comunale porterà in votazione, prevede sia nell’applicazione delle aliquote, che nel regolamento, il proseguimento di una azione politica che favorisce anche in ambito tributario e tariffario i cittadini residenti e le fasce più deboli della popolazione.

Sulle abitazioni principali viene proposta l’applicazione dell’aliquota minima pari all’1 per mille, mentre per tutti gli altri fabbricati viene proposta l’aliquota dell’1,6 per mille: così come per l’IMU anche per la TASI il valore imponibile è dato dalla rendita catastale degli immobili. Il pagamento della TASI dovrà avvenire in due rate la prima con scadenza al 16 ottobre e la seconda con scadenza al 16 dicembre.

“Avevamo detto ai cittadini che la priorità per l’Amministrazione”, commenta l’Assessore al Bilancio, Marco Viviani “sarebbe stato il sostegno ai residenti che vivono il nostro territorio 365 giorni l’anno e che con sacrifici quotidiani contribuiscono alla crescita del territorio. Stiamo dimostrando che non si trattava di uno slogan buono per la campagna elettorale, ma un percorso di sostegno a chi vive ed abita realmente la montagna in maniera continuativa. Abbiamo bisogno di favorire un processo di riappropriazione del territorio da parte dei cittadini che sarà possibile solamente in presenza di politiche che realmente sostengano i residenti. Ci piace definire gli abitanti di Stazzema dei “Custodi del territorio” perché solamente la presenza di Comunità vive, può consentire il presidio di un territorio, fatto di ricchezze ambientali, di antiche tradizioni e culture, che sono un patrimonio per l’intera Versilia e preservarlo dal degrado. Il peggiore dei mali per Stazzema sarebbe lo spopolamento: un trend che vogliamo invertire attraverso strumenti che rendano questo territorio appetibile a coloro che vi risiedono in maniera continuativa e stabile. In questo momento così particolare e difficile, prosegue l’Assessore, abbiamo scelto, come avrebbe fatto il buon padre di famiglia, di andare incontro ai residenti per i motivi sopra esposti e crediamo condivisi anche dai non residenti, ai quali riconosciamo in altrettanta misura l’amore e l’attaccamento verso il territorio, non solo per gli investimenti economici effettuati, molto importanti e spesso lodevoli, ma soprattutto per quella complementarietà che ci aiuterà, tutti insieme, come una vera comunità, a fare di Stazzema un Comune vivibile tutti i giorni dell’anno da residenti e non residenti.

Tutti gli Enti locali conoscono in questi anni le difficoltà finanziarie, soprattutto i piccoli Comuni, ma ciò non può andare a scapito di coloro che sono l’anima e la forza di un territorio con la propria presenza, con le proprie professionalità, con le attività economiche che rendono vivi i Paesi. Vorremmo fare ancora di più, essendo anche noi Amministratori in primo luogo cittadini residenti che conoscono bene le difficoltà del vivere in montagna, ma anche lo straordinario attaccamento dei nostri concittadini alle nostre case, ai nostri borghi, alla nostra storia e alle nostre tradizioni. Ed allora in tutti i campi da quello fiscale e tributario a quello culturale a quello edilizio vogliamo privilegiare tutti questi custodi del territorio e delle tradizioni, sapendo che è in questa terra e nel tessuto sociale che ancora persiste nei nostri Paesi che possiamo trovare le ragioni per il rilancio anche economico di Stazzema, attraverso progetti di qualità che ci permettano di andare ad intercettare finanziamenti esterni”.

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