VIAREGGIO. L’atteso incontro con la Corte dei Conti a Firenze è avvenuto, come previsto dalla sua agenda. La dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, invece, slitta ancora. Per poco, comunque.Perché il sindaco Leonardo Betti la definisce la “strada più probabile”.

All’incontro hanno partecipato l’assessore al bilancio Lorenzo Bertoli, il dirigente alle risorse finanziarie Salvatore Santoro e il segretario generale reggente Antonio Salonia, oltre a Betti.

“Abbiamo incontrato la Corte dei Conti in un’ottica di piena collaborazione con la magistratura contabile, rappresentando loro la situazione economico-finanziaria del Comune, le difficoltà evidenziate dal dirigente a chiudere il bilancio preventivo 2014 e la necessità di rispondere alle richieste della Corte sulla deliberazione del luglio scorso relativa ai correttivi sul rendiconto del 2012”, sono le dichiarazioni di Betti.

“Ho anche rappresentato alla Corte la comunicazione pervenutami dall’amministratore unico della Viareggio Patrimonio srl riguardante i residui attivi esigibili al 31 dicembre 2013. Durante la riunione sono stati messi in evidenza dubbi in merito all’attendibilità, alla tardività dei dati e soprattutto all’esigibilità dei crediti, peraltro nel segno di quanto già approvato dal consiglio comunale.

“Non è mia intenzione dare false speranze alla cittadinanza né proseguire nella linea della ‘finanza creativa’ adottata da chi mi ha preceduto e che ha portato al disastro finanziario di questo ente. Qualora dovessero pervenire dati certi e attendibili, tali da consentire l’inserimento delle suddette partite a bilancio, sarà mia cura informarne immediatamente i revisori dei conti ed i consiglieri comunali.

“Devo quindi stare con i piedi per terra e rilevare che, purtroppo, a fronte di crediti di incerta esigibilità, tale comunicazione non cambia lo scenario e pertanto lo strumento del risanamento attraverso la procedura di dissesto, appare essere la strada più probabile.

“La comunicazione da parte della Viareggio Patrimonio non fa altro che avvalorare ulteriormente l’opinione di una cattiva gestione nella società negli anni precedenti alla nomina dell’amministratore Ruglioni. Come ho già anticipato, ho intenzione di portare quanto prima in Giunta un atto di indirizzo che sia per la Viareggio Patrimonio sia per tutte le altre società partecipate e le fondazioni vada a verificare se sussistano responsabilità nella gestione, come già rilevate dalla Relazione del Mef”.

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