VIAREGGIO. Stefano Pasquinucci, ex presidente della Fondazione Carnevale, torna a intervenire sul tema del commissariamento dell’ente di Palazzo delle Muse. “Il 3 settembre scorso, in qualità di presidente e componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Carnevale di Viareggio, ‘nostro malgrado’ rimettevamo il mandato nelle mani del sindaco”, scrive Pasquinucci.

“Lo facemmo per coerenza, trasparenza, serietà e senso di responsabilità nei confronti di noi stessi e del Carnevale. Lo facemmo per non essere di intralcio alla responsabilità del sindaco di nominare, alla luce del nuovo Statuto, persone in maggiore ‘sintonia’ con il primo cittadino e lo facemmo, anche, perché alcuni carristi – per motivi ancora oggi poco chiari – ritenevano più utile e opportuno cambiare presidente e azzerare gli altri incarichi.

“Una decisione sofferta, ma sostenuta dalla consapevolezza di avere ottenuto grandissimi risultati, resi possibili grazie al contributo che ci era stato offerto dalla struttura Fondazione, dai collaboratori, dai costruttori, dalle categorie, dalle associazioni, dai volontari, dalle istituzioni e dalle tantissime persone che avevano creduto nel nostro progetto.

“Lasciavamo un bilancio in attivo, sano, reale e trasparente. Lasciavamo un lungo elenco di contatti, proposte, idee, collaborazioni ed opportunità per l’edizione 2015 e, soprattutto, indicavamo un ambizioso percorso triennale per il quale avevamo avuto già ottimi riscontri in termini di finanziamenti e sostegni economici. Non avevamo fatto i ‘conti’, però, con l’impossibilità da parte dell’amministrazione comunale di mantenere promesse e impegni riguardo il contributo di un milione e 400mila euro, previsto all’atto del nostro insediamento: questo è stato il grande problema che il presidente Enrico Rossi si è dichiarato disponibile a risolvere in parte.

“Questo, non altro. E non certo gli scenari che il sindaco, in un’intervista televisiva, cerca di delineare per giustificare la nomina di un commissario straordinario. Un atto gravissimo e delicato che è difficile capire come potrà essere ufficialmente motivato.

“Tutto, invece, sarebbe stato più semplice, regolare e veloce se il sindaco a Dario Fo, Gualtiero Lami e Patrizia Lombardi avesse subito affiancato nuovi componenti che, come io stesso avevo suggerito, potevano comprendere rappresentanti della Regione Toscana e di altre realtà in grado di migliorare, integrare e valorizzare le capacità organizzative e gestionali della Fondazione Carnevale di Viareggio.

“Questo il sindaco non lo ha fatto, non lo ha voluto fare o non lo ha potuto fare. E non mi meraviglio. Ad oggi, infatti, nessuno di noi ha ancora ricevuto una conferma ufficiale ed istituzionale riguardo l’accettazione delle proprie dimissioni”.

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